C’è chi sogna la pensione da una vita e chi, invece, si ritrova a fare i conti con contributi troppo scarsi per potervi accedere. La strada per lasciare il lavoro può sembrare lunga e in salita, soprattutto se gli anni versati non superano una certa soglia.
Ma non è sempre tutto perduto, a volte, le soluzioni esistono, bisogna solo sapere dover guardare per scoprire che c’è sempre una possibilità. E anche se può sembra complessa, una soluzione si trova sempre, specialmente se si presta attenzione a quello che di solito viene ignorato.
Vai prima in pensione con questo trucco
Chi ha meno di 30 anni di contributi spesso si chiede se abbia davvero qualche possibilità di uscire dal lavoro con una pensione decente. La risposta è sì e pur avendo delle limitazioni, le vie sono ben tre e due di queste rientrano nella categoria della pensione anticipata.

La prima strada è la pensione di vecchiaia ordiper chi è entrato nel sistema contributivo puro dopo il 31 dicembre 1995naria, richiede 20 anni di versamenti e 67 anni d’età, l’opzione base a cui tutti possono aspirare. Tuttavia, , è necessario che l’importo maturato sia almeno pari all’assegno sociale.
Per chi vuole lasciare il lavoro prima dei 67 anni esiste una seconda opzione, quella che riguarda la cosiddetta pensione anticipata contributiva. Servono almeno 64 anni d’età, 20 anni di contributi e una pensione pari a tre volte l’assegno sociale, requisito economico non banale da raggiungere.
Le donne con figli hanno una soglia leggermente più bassa, 2,8 volte l’assegno sociale con un figlio, 2,6 volte con due o più figli. Una differenza che può risultare decisiva per accedere alla prestazione in anticipo rispetto alla vecchiaia, un libertà fondamentale per molte madri lavoratrici.
La terza via riguarda una categoria molto specifica, gli invalidi per lavoro che possono andare in pensione con soli 20 anni di contributi versati. Non solo, viene anche richiesta un’età inferiore, ovvero 56 anni per le donne e 61 per gli uomini, una misura non certo per tutti.
Al di fuori di questi tre percorsi, con meno di 30 anni di contributi si resta purtroppo tagliati fuori dalla maggior parte delle misure anticipate. E il moderno mondo del lavoro di oggi non aiuta, carriere frammentate e occupazioni discontinue rendono ancora più difficile avere una pensione dignitosa.
Il sistema previdenziale attuale premia le lunghe carriere, ma penalizza chi ha avuto percorsi più complessi, eppure, conoscere le eccezioni può fare la differenza. Anche perché tra finestre mobili, soglie economiche e requisiti anagrafici, le combinazioni sono tante e vale la pena affidarsi a esperti del settore per ottenere il meglio.