Tra i bonus e gli incentivi statali introdotti negli ultimi anni, pochi hanno suscitato tanta attenzione quanto la Carta Dedicata a Te. Si tratta di uno strumento pensato per sostenere le famiglie nei momenti di maggiore difficoltà economica. Come spesso accade, però, il bonus ha portato con sé dubbi, incertezze e domande pratiche sul suo effettivo utilizzo.
Le statistiche lo confermano: una fetta consistente dei beneficiari, pur avendo in tasca il beneficio, non è del tutto sicura di come possa essere impiegato. Capita così che una carta elettronica, caricata e pronta all’uso, finisca per restare ferma nel portafoglio più del dovuto, a causa del timore di commettere errori.
Tra i quesiti che circolano con maggiore frequenza ce n’è uno che emerge con insistenza: la Carta Dedicata a Te può essere usata anche per fare benzina? Un dubbio tutt’altro che banale, soprattutto in un periodo in cui il costo dei carburanti pesa sulle tasche delle famiglie quasi quanto il carrello della spesa. Essere consapevoli delle spese ammesse è fondamentale, non solo per sfruttare al meglio l’opportunità, ma anche per evitare spiacevoli conseguenze.
Carta Dedicata a Te: ecco per cosa può essere utilizzata e per cosa no
La nuova edizione 2025 della Carta Dedicata a Te si prepara a entrare nella fase cruciale della distribuzione. Secondo quanto stabilito dall’INPS con il messaggio n. 2519 del 1° settembre 2025, nei prossimi giorni saranno predisposti gli elenchi dei beneficiari, che verranno successivamente trasmessi ai comuni.

Saranno poi questi ultimi a informare i cittadini aventi diritto, i quali potranno ritirare la carta presso gli uffici di Poste Italiane. Chi fosse già titolare della versione precedente non dovrà compiere alcun passo ulteriore, in quanto la ricarica verrà accreditata direttamente sulla carta già in possesso.
Il contributo rimane una tantum e spetta ai nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro. Tuttavia, come nelle edizioni passate, la selezione avviene in base a criteri di priorità. Hanno precedenza le famiglie con almeno tre componenti, privilegiando quelle con figli minori nati entro determinate date e, in generale, con indicatore ISEE più basso. Questo significa che, pur avendo i requisiti economici, non tutti saranno necessariamente inclusi.
Un aspetto fondamentale riguarda le modalità d’uso. L’edizione 2025 prevede infatti che la carta sia utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, elencati nel decreto n. 131/2023. Carni, pesce fresco, latte e derivati, pane, pasta, frutta, verdura, legumi, zucchero, miele, caffè e perfino alimenti per l’infanzia. Restano esclusi alcolici e, a differenza di quanto accaduto in passato con un intervento legislativo specifico, non sarà possibile utilizzarla per il carburante.
Il contributo disponibile ammonta a 500 euro. Il primo utilizzo dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, mentre l’intero saldo dovrà essere speso entro il 28 febbraio 2026.