Quando si decide di accedere ad un prestito, la preoccupazione più grande è quella di non riuscire a restituirlo per tempo. In particolar modo, si teme l’incertezza costante dei tempi in cui viviamo. Il lavoro, infatti, può subire modifiche e le entrate possono abbassarsi.
Succede a milioni di persone e, in una situazione di questo tipo, la rata da pagare può risultare troppo elevata. Secondo gli esperti, la rata non dovrebbe mai superare il 30-35% del reddito, in quanto se questo dovesse succedere, si rischia di compromettere la stabilità economica della persona o del nucleo familiare che ha richiesto il prestito.
Non va nemmeno sottovalutato l’aspetto psicologico. Dover pagare ogni mese una rata troppo elevata rispetto alle proprie entrate, crea a lungo termine uno stato di pressione e ansia costante. Si ha la sensazione di vivere costantemente con il fiato sul collo. Motivo per cui, è davvero importante esser consapevoli di tutte le possibilità che ci vengono offerte, nel momento in cui contraiamo un debito.
Non tutti sanno, infatti, che è possibile ridurre la cifra che si paga ogni mese. Si tratta di una procedura completamente legale, che è concessa a chi si trova in condizioni specifiche e rappresenta un aiuto concreto per tornare a respirare.
Rata del prestito troppo elevata: ecco come ridurla in via del tutto legale
In tempi in cui ogni centesimo conta, non è raro che una rata mensile, inizialmente sostenibile, diventi nel tempo un peso difficile da sopportare. Un cambio di lavoro, una spesa imprevista, un mutuo da affiancare o semplicemente un bilancio familiare che si fa più stretto.

Qualunque sia la causa, la domanda resta la stessa: si può davvero abbassare una rata già concordata? La risposta è sì. Ma serve metodo. Tra le soluzioni più utilizzate c’è la rinegoziazione del contratto: chiedere all’ente finanziatore di allungare la durata del prestito, così da distribuire l’importo su più mesi. Il risultato è quello di una rata più leggera, a patto di giustificare la richiesta con dati alla mano.
Un’altra strada è la sostituzione del prestito: chi ha firmato in fretta e furia un contratto con tassi sfavorevoli può rivolgersi a un altro istituto per condizioni migliori. È come cambiare fornitore di energia e affidarsi a quello che ci conviene maggiormente, sul piano economico.
E se i debiti sono più d’uno si può tentare il consolidamento, riunendoli in un’unica rata. L’impatto sul bilancio è immediato, in quanto la rata dovrebbe abbassarsi considerevolmente. In casi estremi, esistono anche tutele legali per chi si trova in una spirale di sovraindebitamento.
L’importante è non aspettare di saltare la scadenza e intervenire appena ci si rende conto di sentirsi eccessivamente sotto pressione.