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di Mattia Nesto 6 Giugno 2023

La democrazia di Street Fighter 6

Street Fighter 6, il nuovo capitolo della storica serie di Capcom, è per tutte e tutti.

Un po’ del roster di Street Fighter 6  Un po’ del roster di Street Fighter 6

Può essere uno dei più importanti picchiaduro della Storia del medium, ovvero Street Fighter, arrivato oggi al suo sesto capitolo regolare, un gioco profondamente democratico? La risposta, dopo averlo provato in lunga e in largo è un deciso sì, ancora più robusto se si considera il fatto che io, parlando del punto di vista squisitamente personale, non sono affatto un giocatore “da picchiaduro”.

Eppure specialmente nell’esplorazione della sezione del World Tour ho apprezzato immensamente il titolo di Capcom, rimanendo impressionanti dalla grande qualità diffusa sia dal punto di vista delle animazioni, sia dal punto di vista della direzione artistica sino alle scelte lato gameplay che, ancora una volta, hanno dato plurime possibilità a tutti. Vuoi concentrarti sul competitivo? Accomodati, il mondo è tuo e c’è sempre una nuova sfida dietro l’angolo. Preferisci invece optare, come ho fatto io, ad un approccio più rilassato e “casual”? Non ci sono problemi: stage dopo stage, maestro dopo maestro, imparerai come si combatte in modo decente. Più che decente.

L’impatto grafica di Street Fighter 6 è grandioso  L’impatto grafica di Street Fighter 6 è grandioso

Fidatevi se vi dico che il tono sempre esagerato è perfetto per le atmosfere del gioco, un “sopra le righe” volutamente trash che però proprio in questo trova e recupera la sua anima ultra-pop così differente alle atmosfere di, giusto per citare un altro grande esponente del genere, Mortali Kombat. Street Fighter 6, il picchiaduro più giocato nella Storia al suo lancio su Steam, si merita un convinto 9.1. Davvero un grande titolo!

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