L’hack–and–slash italiano Soulstice sorprende per la sua realizzazione tecnica e per il suo gameplay frenetico.
Soulstice è uno di quei titoli che non possono fare altro che sorprendere. Il titolo sviluppato dallo studio italiano Reply Game Studios è uno hack-and-slash brutale e oscuro, che getta la videogiocatrice e videogiocatore in un mondo ottimamente realizzato, con un unità stilistica e un’ispirazione artistica degna di nota. Tuttavia, anche e soprattutto per il genere di appartenenza, quello che vorrei sottolineare qui all’inizio della recensione è che il videogioco presenta un battle-system che funziona alla grande e che è dotato anche di una forte personalità. Già perché la storia, non banale, che vede protagonista le due sorelle Briar e Lute si innesta, alla perfezione, con il gameplay. Proprio la dimensione ora fisica ora spiritica delle due protagoniste è un indizio, implicita ma chiaramente intuibile, sul modo giusto per affrontare determinati tipi di nemici. Contraddistinti infatti da una sorta di cupola/aurea o rossa o blu, i nostri avversari potranno subire danno solo se sfrutteremo, giustappunto, i nostri attacchi fisici oppure quelli spiritici. Inutile aggiungere che nelle boss-fight questo meccanismo trova la sua massima realizzazione (con nemici veramente interessanti anche dal punto di vista visivo).
Questo, come potrete immaginare, dona al combat-system una profondità arricchita dalla possibilità di realizzare attacchi leggeri oppure potenti, inanellando via via combo sempre più complesse. Insomma, nell’anno in cui sancirà il ritorno della strega di Umbra su Nintendo Switch (qui il nostro pezzo), l’hack-and-slash farà certamente parlare di sé. Molto intrigante, poi, anche la storia, che come detto vede due sorelle molto diverse tra di loro alle prese, addirittura con un fenomeno di proporzioni colossali: ovvero lo scollamento di due piani dell’esistenza. Il gameplay, che va di pari passo con la storia, è certamente il cuore pulsante di questo titolo che però, proprio a livello grafico, sfruttando a piene le inquadrature fisse che ricordano un po’ i livelli dei primi God of War o degli “storici” capitoli di Devil May Cry e della stessa Bayonetta, mettono in risalto l’ottimo lavoro del team.
Team che, per altro, ha dimostrato non poco coraggio a rilasciare il titolo, oltre che per PC, anche per console esclusivamente next-gen. Un modo, robusto potremmo definire, per affermare come Soulstice sia un titolo da godere con la piena potenza dei nuovi hardware. E, infatti, le impostazioni di gioco, addirittura tre, dalla performance-only alla qualità grafica massima, lo confermano. Se avete voglia di menare le mani (al netto di un primo livello decisamente pigro e scollato dal resto dell’avventura) e di seguire una storia appassionante, questo videgioco made in Italy fa per voi!