
“Gli alieni che conquisteranno il mondo” diceva l’ingannevole pubblicità. In realtà erano lottatori extraterrestri monocolore piccolissimi (4 cm) della Gig. La prima serie era ispirata al wrestling, la seconda al kung-fu, la terza, fallimentare, recava sugli ometti addirittura il grado di forza. Veniva da collezionarli tutti nonostante l’evidente bruttezza della proposta. Ne avevo un po’ ma venivano portati al Creatore dalla scopa di mia madre, che ne buttava via a quintalate.