Society
di Marta Blumi Tripodi 6 Settembre 2012

Yo Gabba Gabba: se il Coachella incontra lo Zecchino d’Oro

La tv per bambini in età prescolare è noiosissima, con qualche rilevante eccezione. Tipo Yo Gabba Gabba, geniale trasmissione in onda dal 2007 negli Stati Uniti.

Sulla carta non sembra avere niente di diverso rispetto al nostro Albero Azzurro o alla Melevisione, a parte l’ambientazione spaziale (un lontano pianeta popolato da mostri ciclopici e robot giganti). Le analogie, però, finiscono qui, perché il pubblico di Yo Gabba Gabba è costituito sì da bimbi dell’asilo, ma soprattutto dai loro genitori e fratelli maggiori, che non si perderebbero una puntata per niente al mondo. Merito della musica: le canzoncine educative che accompagnano la trasmissione sono scritte e interpretate da gente del calibro di Decemberists, Super Furry Animals, Ting Tings e via dicendo. Capita così che i Chromeo si ritrovino in un lavandino a spiegare ai giovanissimi telespettatori perché è importante lavarsi le mani, o che gli Of Montreal elenchino i cibi che è giusto mangiare quando fa male il pancino. Tra le varie rubriche, un appuntamento fisso in cui il pioniere del rap Biz Markie insegna a fare beatbox e un’altra in cui varie star della televisione condividono con il pubblico il proprio miglior passo di danza.

 

 

Se tutto questo non bastasse, due anni fa Yo Gabba Gabba si è trasferito armi e bagagli al Coachella, dove oltre ad intervistare vari nomi noti del rock ha inaugurato una serie di dj set frequentatissimi che vedevano i vari personaggi dello show alternarsi ai piatti.

 

 

La nuova stagione di Yo Gabba Gabba riparte a settembre sul Nickelodeon statunitense; alcune puntate sono andate in onda anche su quello italiano.

 

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