Tatsuki Fujimoto, autore di Chainsaw Man, con Look Back ci insegna l’amicizia e l’amore per una passione. Un manga bellissimo pubblicato da Star Comics.
Con Look Back, manga autoconclusivo pubblicato da Star Comics, Tatsuki Fujimoto non solo si conferma come uno degli autori più poliedrici in circolazione (suoi sono, tanto per dire, Chainsaw Man, Fire Punch e le bellissime Short Stories) ma come uno dei nomi centrali del fumetto internazionale senza se e senza ma. Già perché in questa appassionate storia il babbo di Denji e Power riesce a dimostrare tutto il suo talento con, in pratica, pochissimi elementi a sua disposizione, e neppure troppo originali a una rapida occhiata. Infatti si sta parlando dell’evoluzione, più o meno lineare, del rapporto di amicizia “simbiotico” tra due ragazze adolescenti, ovvero Fujino e Kyomoto. Queste due ragazze non potrebbero essere più agli antipodi: Fujino è brillante e spiritosa, vera e propria “animatrice” della propria classe, mentre Kyomoto, timida e riservata, è ormai diventata da molto tempo una hikimori. Eppure le due protagoniste di Look Back hanno entrambe una grande passione per il disegno e la creazione di storie. Ecco il loro “punto di contatto”.
Come vedete, almeno di primo acchito, non ci sono grandissimi novità dal punto della sceneggiatura. Due ragazze distanti di caratteri ma vicini per le passioni, apparentemente quindi è tutto “apparecchiato” per la classica storia in cui due persone distanti anni luce finiscono, appunto per una passione comune, ad avvicinarsi e a trovare la propria strada nella vita. Tatsuki Fujimoto racconta, in fondo, questa storia ma è il ritmo della narrazione, e anche il tono, a renderla, immediatamente, un classico: egli non si dilunga mai in particolari o situazioni di poco conto ma ogni sguardo, ogni gesto, ogni momento è assolutamente centrale in Look Back e, al tempo stesso, naturale. Non si ha mai l’impressione di stare assistendo a “un manga” ma alla storia di vita di due ragazze e, ancora una volta, nel medesimo istante, si vede sempre la longa mano dell’autore, che muove i fili, invisibili ma visibili, per mostrarci un racconto potente e delicato. Ossimorico, direbbero quelli bravi.
Esteticamente poi, il manga, proprio a livello di disegno si presenta come riuscitissimo, con un sapiente bilanciamento dei bianchi e dei neri e l’insistenza, da parte dell’autore, nell’attenzione per la descrizione del volto delle due protagoniste: tanto Kyomoto è delicata e dolce nelle sfumature delle sue emozioni, riconoscibili sul suo volto, quanto è decisa e scattante Fujito, infiammata dalla passione per scrivere storie e ringalluzzita per il successo conseguito. Quello che era una sorta di “gara tra adolescenti” diventa prima una storia di amicizia e poi…beh poi diventa altro ed è qui che il manga di Tatsuki Fujimoto fa, nuovamente, uno stacco in avanti. Seppur in poche pagine non c’è mai la sensazione di una strappo violento ma tutto, come ricordato prima, è naturale. Ovviamente non vi svelo di cosa si tratti ma l’invito è uno e uno solo: leggete Look Back perché, in ultima analisi, avrete tra le mani un instant-classic. Un racconto che parla di due ragazze che “vedono” il mondo con le loro mani, mani che disegnano, mani che plasmano storie, mani che creano vite e che cercano di vivere con il proprio cuore, un cuore diverso eppure che, in certi momenti, batte all’unisono.