. @LadyGaga performs with Metallica at the #GRAMMYS pic.twitter.com/LAUYbhYfEC
— Adam | Lady Gaga (@adamlmonster) 13 febbraio 2017
Incredibilmente, nonostante l’attenzione italiana fosse tutta per i vincitori e i vinti del Festival di Sanremo, il mondo la musica andava avanti e ieri sera si sono svolta la 59a edizione dei Grammy Awards, in cui Adele ha sbancato, vincendo tutti i possibili premi per la categoria pop, lasciando alla memoria di David Bowie quelli per il rock.
Nel corso dello show, i Metallica hanno suonato insieme a Lady Gaga Moth Into Flame, tratta dall’album Hardwired… To Self-Destruct, ma qualcosa è andato storto. Quasi sicuramente uno dei tecnici audio ha perso il lavoro, perché la voce di James Hetfield per buona parte del pezzo è rimasta muta, nonostante lui si sgolasse come fa da 30 e passa anni.
Nel frattempo, accanto alle fiamme e al batterista Lars Ulrich, classificato come una delle più grandi involuzioni a livello tecnico della storia della musica, da un manipolo di ragazze dedite all’headbanging e a un balletto scatenato standard, usciva Lady Gaga e iniziava a cantare la sua parte di strofa, l’unica che si è sentita da casa.
Gaga è vestita come se le metallare fossero abbigliate da Luca Tommassini per un visual di X Factor, con un top sdrucito dei Metallica, ma neanche di quelli belli, quello col logo moderno degli album in cui si erano ammorbiditi, avevano tagliato i capelli e vestivano firmati.
La performance va avanti tra telecamere ballerine, zoom assassini e Gaga che si lancia in uno stage diving preparatissimo, per poi fare i vocalizzi sul solo di Kirk Hammett. Che la cantante americana di origine italiana sia un mostro di bravura non devo dirlo certo io, eppure l’accoppiata non sembra di quelle vincenti e la canzone non aiuta, abbastanza dimenticabile.
Insomma, l’operazione svecchiamento e sdoganamento del metal, i Metallica l’hanno già fatta un po’ di volte, questa però non è stata la loro miglior esibizione, nonostante la sfortuna degli inconvenienti tecnici. Diciamo pure che i duetti non sono il loro forte, ricordate quel maledetto album con Lou Reed?
Intanto i loro rivali di sempre, i Megadeth di Dave Mustaine,sempre più somigliante a Putin coi capelli lunghi, hanno vinto il Grammy per il miglior disco metal dell’anno e in sottofondo è partito Master of Puppets dei Metallica, per un troll d’autore come non se ne vedevano da anni.
Poi lamentatevi dell’organizzazione di Sanremo.