Natura

La Terra non è una sfera: qualche informazione per vincere il dibattito coi terrapiattisti

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Il pianeta che abitiamo con tutto il nostro entusiasmo, al quale giornalmente rubiamo risorse e incasiniamo il futuro, non è una sfera. Dispiace che veniate a saperlo da noi, così, un po’ a tradimento, ma alla fine qualcuno doveva pur dirvelo.

Non pensiate che siamo diventati seguaci della teoria della Terra piatta, per adesso l’ossigenazione al cervello arriva ancora e tendiamo a credere alle immagini che ci arrivano dallo spazio. La questione qui potrebbe essere di pura lana caprina, eppure va affrontata.

La Terra infatti non è perfettamente rotonda e il primo ad accorgersene fu Isaac Newton, che ritenne il suo pianeta uno sferoide oblato, cioè una sfera schiacciata ai poli e gonfiata all’equatore, un po’ come fosse un SuperTele deformato da un bambino sovrappeso che ci si sia messo a sedere sopra.

La distanza dal centro della Terra al livello del mare infatti è maggiore di circa 21 chilometri all’equatore rispetto ai poli. Non un’infinità, certo, ma se dobbiamo confutare le tesi di chi crede che la Terra sia un disco piatto dal quale si cade nello spazio se ci si avvicina troppo all’orizzonte, allora bisogna essere precisi.

 

 

Dovete sapere quindi che lo sferoide oblato di cui sopra non è neanche perfetto, perché la massa non è distribuita in modo uniforme all’interno del pianeta. Dove c’è più massa c’è più forza di gravità, che ha creato irregolarità. In più le montagne e le valli appaiono e scompaiono a causa della tettonica a placche, ogni tanto qualche meteora si schianta su suolo terrestre, per non parlare del rimbalzo post glaciale secondo cui la crosta e il mantello terrestre una volta compressi dal ghiaccio, ora rimbalzano verso l’alto di circa un centimetro all’anno.

 

 

Per tracciare precisamente la forma della Terra, gli scienziati oggi posizionano dei ricevitori per rilevare i cambiamenti anche di solo qualche centimetro della forma della Terra, oppure usano un raggio laser satellitare che viene visto da poche dozzine di stazioni terrestri. Ogni cambiamento della forma della Terra corrisponde ad anomalie gravitazionali che ridistribuiranno la massa all’interno del pianeta mediante terremoti, maremoti ed eruzioni vulcaniche tremende.

Vi abbiamo messo ansia? Può darsi, ma vi abbiamo anche preparato a vincere una discussione coi sostenitori della Terra piatta, non vi sentite meglio ora?

 

 

[via Scientific American]

Raffaele Portofino

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Raffaele Portofino

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