L’Italia conferma il proprio impegno politico e diplomatico a sostegno della creazione di uno Stato palestinese, una decisione annunciata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio, durante un evento a Palermo.
La dichiarazione ufficiale verrà formalizzata il prossimo 22 settembre a New York, nel contesto di un’iniziativa delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di favorire la cessazione delle ostilità e promuovere una soluzione stabile nel conflitto israelo-palestinese.
L’adesione italiana alla dichiarazione ONU sullo Stato Palestinese
Il governo italiano si schiera con determinazione a favore del riconoscimento di un Stato palestinese indipendente. Tajani ha sottolineato che nella sessione dell’ONU di fine settembre l’Italia aderirà con convinzione a una dichiarazione internazionale che mira a sostenere la nascita di questo Stato e a porre fine alle tensioni in Medio Oriente. L’annuncio arriva in un momento di forte tensione nella regione, con l’Italia che intende assumere un ruolo attivo sul piano diplomatico. Il ministro ha inoltre riaffermato il sostegno italiano al Libano, segnalando l’importanza della missione Unifil, attualmente guidata dal generale Abagnara.
Questa forza di peacekeeping ha un ruolo cruciale nel rafforzamento delle capacità delle forze armate libanesi e nella stabilizzazione dell’area di confine con Israele, contribuendo così a mantenere la pace e prevenire ulteriori escalation. L’annuncio di Tajani è stato accompagnato da una dura presa di posizione dell’opposizione, in particolare da parte di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico. Schlein ha espresso forte preoccupazione per la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte del governo riguardo alla visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a New York.
La leader democratica ha sottolineato che né il Parlamento né l’opinione pubblica italiana sono stati informati sulle iniziative che la premier intende portare avanti durante il suo viaggio. Schlein ha fatto riferimento anche a un’iniziativa promossa da Francia e altri Paesi europei per il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese, sostenuta con forza dal PD. Inoltre, ha condannato con fermezza le dichiarazioni di Bezalel Smotrich, ministro israeliano, che ha descritto Gaza in termini crudeli e provocatori, definendola “una miniera d’oro immobiliare”.

Queste parole, secondo Schlein, sono inaccettabili e aumentano l’urgenza di un intervento europeo coordinato per fermare le violenze e i crimini attribuiti al governo Netanyahu. La segretaria del PD ha quindi richiesto che Meloni riferisca al Parlamento, dando modo ai rappresentanti democratici di esprimersi attraverso un voto formale. Ha inoltre criticato il ritardo con cui l’Unione Europea si sta muovendo per adottare sanzioni e misure di pressione nei confronti di Israele, auspicando una maggiore trasparenza e coerenza da parte dell’esecutivo italiano.
L’adesione italiana alla dichiarazione ONU per la creazione di uno Stato palestinese si inserisce all’interno di un quadro internazionale complesso, in cui molte nazioni europee stanno riconsiderando le proprie posizioni dopo l’escalation del conflitto e le conseguenze umanitarie drammatiche nella Striscia di Gaza. L’Italia, con la sua storica vocazione diplomatica e la partecipazione a missioni internazionali come Unifil, tenta così di giocare un ruolo di mediazione, puntando a una soluzione politica che garantisca stabilità e sicurezza a tutta la regione.