In un recente intervento durante la cerimonia di consegna del Ventaglio da parte della Stampa parlamentare nella sala Koch di Palazzo Madama, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso un giudizio positivo sull’eventualità che membri della famiglia Berlusconi entrino attivamente in politica.
In particolare, si è soffermato su Pier Silvio Berlusconi e Marina Berlusconi, sottolineando l’importanza di avere in campo figure qualificate e con esperienza.
L’auspicio di Ignazio La Russa sull’ingresso in politica dei Berlusconi
Il presidente del Senato ha dichiarato che, contrariamente all’espressione comune “scendere in politica”, per lui si “sale in politica”. Ha quindi evidenziato come l’ingresso in politica di personaggi di rilievo come Pier Silvio, Marina, Barbara, Luigi e anche Eleonora Berlusconi sarebbe “un fatto estremamente positivo”. La Russa ha inoltre aggiunto che, pur sentendo parlare meno di alcuni figli di Silvio Berlusconi, come Luigi, le opinioni che gli giungono su di loro sono molto favorevoli.
Questa posizione apre dunque la strada a un possibile coinvolgimento più diretto del ramo familiare Berlusconi nel panorama politico italiano, che potrebbe rappresentare un contributo significativo grazie al loro background e alla notorietà consolidata nel settore imprenditoriale e mediatico. Nel corso dello stesso intervento, La Russa ha affrontato anche il tema delicato delle preferenze nella legge elettorale, un argomento su cui si è battuto personalmente presentando un emendamento in passato. Ha ricordato come, secondo la sua visione, il cittadino debba avere la possibilità di indicare direttamente il nome di chi rappresenterà i suoi interessi nel Parlamento.
Il presidente del Senato ha riconosciuto l’esistenza di “storture” nel sistema delle preferenze, soprattutto in contesti elettorali più piccoli come i consigli di zona o i comuni, dove le dinamiche possono essere distorte da interessi locali. Tuttavia, ha sottolineato che tali criticità sono meno evidenti in ambiti più ampi come il Parlamento europeo. Infine, La Russa ha espresso un certo scetticismo sul fatto che, nonostante il consenso dichiarato sull’importanza delle preferenze, si riesca effettivamente a tradurre queste parole in riforme concrete: “Chissà se anche questa volta alle parole non seguiranno i fatti”.

L’ipotesi di un coinvolgimento diretto di Pier Silvio e Marina Berlusconi in politica arriva in un momento di grande fermento nel panorama politico italiano, con partiti e leader alla ricerca di nuove energie e figure capaci di rilanciare le rispettive forze. La loro esperienza nel campo imprenditoriale e nella gestione di importanti media potrebbe rappresentare un valore aggiunto per il dibattito pubblico e la governance del Paese.
Il giudizio di Ignazio La Russa, esponente di spicco della destra italiana, contribuisce a legittimare questa prospettiva, suggerendo che l’ingresso di esponenti di rilievo della famiglia Berlusconi non solo è possibile, ma auspicabile per il sistema politico nazionale.