È scattato l’allarme, gli esperti hanno infatti diramato un importante annuncio che ha messo in guardia dai possibili effetti deleteri.
La frutta è uno dei cibi più importanti per mantenere uno stile di vita sano. È ricca di vitamine, minerali, fibre, antiossidanti ed è un alimento amato da grandi e piccini. È una delle principali fonti naturali di vitamine essenziali per il corretto funzionamento del corpo, tra le più importanti troviamo: la vitamina C, la vitamina A, il potassio.
Inoltre, la frutta contiene anche una buona quantità di fibre alimentari, sia solubili sia insolubili che favoriscono il transito intestinale, combattono la stitichezza e tengono alla larga i disturbi digestivi, controllano il colesterolo e la glicemia ed apportano un senso di sazietà, scongiurando il rischio di abbuffate.
Molti frutti, inoltre, in particolare quelli con i colori sgargianti sono ricchi di antiossidanti come i polifenoli che contrastano i radicali liberi. Una dieta sana e bilanciata, che contiene molta frutta, tiene al riparo anche da malattie croniche come i tumori, le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e il declino cognitivo.
Oltre ai benefici per l’organismo, la frutta contribuisce anche a mantenere inalterato il benessere psicologico. Alcuni studi in materia suggeriscono, infatti, che una dieta ricca di frutta e verdura può influenzare positivamente anche l’umore e ridurre i sintomi della depressione e dell’ansia.
In conclusione, dunque, consumare frutta quotidianamente è un’abitudine salutare e potente per prendersi cura della propria salute. Numerose ricerche hanno messo in evidenza che è un alimento insostituibile per una dieta equilibrata.
Perché è scattato l’allarme frutta in Italia: “Non si può mangiare”
La frutta rischia di diventare un bene di lusso per gli italiani nel corso dell‘estate 2025. C’è stato, infatti, un aumento vertiginoso dei prezzi, dovuto ad un’impennata dell’inflazione. I dati riportati da una recente statistica confermano che nella prima settimana di luglio 2025, il prezzo delle albicocche è aumentato del 40% rispetto allo scorso anno, quello delle ciliegie del 100%, mentre per quanto riguarda le pesche e le nettarine è stato registrato un rincaro tra il 7%e il 15%.

Sono aumenti considerevoli che impattano gravemente sul budget quotidiano dei nuclei familiari italiani, che in media spendono tra i 200 e i 290 euro in più rispetto al 2024. I prezzi sono arrivati alle stelle anche per le ciliegie, che hanno toccato quota 20 euro. Con prezzi del genere, molte famiglie italiane stanno rinunciando all’acquisto della frutta e della verdura.
Sono diverse le cause che hanno portato ad un aumento dei prezzi, in primis il cambiamento climatico i cui effetti si sono riverberati negativamente sull’agricoltura. La crisi economica ha poi gravato, ulteriormente, a causa del rincaro dei costi di produzione.