La sudorazione notturna rappresenta un fenomeno comune ma spesso sottovalutato, che può dipendere da molteplici cause, alcune del tutto innocue e altre invece indicative di condizioni più serie. È quindi fondamentale saper riconoscere quando questi episodi vadano considerati un segnale d’allarme e quando, invece, si tratti di eventi transitori legati a fattori ambientali o fisiologici.
Cause e meccanismi della sudorazione notturna
La sudorazione notturna si manifesta con una produzione eccessiva di sudore durante il sonno, al punto da bagnare indumenti e lenzuola. Le cause possono essere estremamente varie: da fattori ambientali come una temperatura eccessivamente alta nella stanza da letto o l’uso di biancheria pesante, fino a condizioni fisiologiche come la menopausa, stati di ansia o l’assunzione di farmaci quali antidepressivi, terapie ormonali o ipoglicemizzanti.
Dal punto di vista clinico, la sudorazione notturna può essere legata a squilibri ormonali, soprattutto nelle donne in menopausa, che spesso sperimentano vampate di calore e risvegli notturni con sudorazioni profuse. Questi sintomi sono associati a fluttuazioni di estrogeni e progesterone dovute alla cessazione della funzione ovarica, un processo che generalmente avviene tra i 45 e i 55 anni. La terapia ormonale sostitutiva può alleviare questi disturbi, ma va sempre prescritta e monitorata dal medico.
Oltre agli aspetti ormonali, la sudorazione notturna può essere provocata da patologie di varia natura, che meritano particolare attenzione.

Le malattie che possono manifestarsi con sudorazioni notturne abbondanti sono numerose e includono infezioni, disturbi endocrini, neoplasie e condizioni neurologiche. Tra le infezioni più frequenti vi sono la tubercolosi, la mononucleosi, la brucellosi e altre malattie virali o batteriche che si accompagnano spesso a febbre e brividi.
Tra le condizioni endocrinologiche, l’ipertiroidismo rappresenta una causa comune di sudorazione notturna, dovuta all’aumentato metabolismo basale e alla iperattività del sistema nervoso autonomo. Anche il diabete, in particolare quando comporta episodi di ipoglicemia durante la notte, può indurre sudorazioni profuse accompagnate da sintomi quali tremori, palpitazioni, debolezza e confusione mentale, che nei casi più gravi possono evolvere in coma ipoglicemico, una vera emergenza medica.
La sudorazione notturna può inoltre essere un indicatore precoce di alcune neoplasie ematologiche, come il linfoma di Hodgkin e la leucemia, e di tumori neuroendocrini come il feocromocitoma e la sindrome da carcinoide. La presenza di sudorazioni abbondanti associate a perdita di peso ingiustificata, febbre persistente e astenia impone una rapida valutazione specialistica per escludere queste condizioni.
Un capitolo a parte merita l’AIDS, una sindrome da immunodeficienza acquisita causata dall’infezione da HIV, che compromette il sistema immunitario e rende il corpo suscettibile a molte infezioni opportunistiche che possono manifestarsi con sudorazioni notturne. Nonostante i progressi nelle terapie antiretrovirali, l’AIDS rimane una malattia complessa con un impatto globale significativo, soprattutto in alcune aree del mondo.
Quando rivolgersi al medico e possibili interventi
È essenziale consultare un medico se le sudorazioni notturne si presentano con una certa frequenza, se sono intense, disturbano il sonno o si accompagnano a sintomi quali febbre, perdita di peso, dolore toracico, difficoltà respiratorie o altri segni di sofferenza organica. Solo un’accurata anamnesi e gli esami diagnostici appropriati possono consentire di individuare la causa sottostante.
L’approccio terapeutico varia a seconda della diagnosi: per le sudorazioni notturne legate alla menopausa, la terapia ormonale sostitutiva può rappresentare un valido aiuto. Nei casi di squilibri glicemici, è fondamentale un corretto controllo diabetologico per prevenire le crisi ipoglicemiche notturne. Le infezioni richiedono un trattamento specifico, mentre in presenza di tumori il percorso terapeutico sarà multidisciplinare, includendo chirurgia, chemioterapia o radioterapia.
In molte situazioni, soprattutto quando la sudorazione notturna è occasionale o associata a fattori ambientali come una camera da letto troppo calda o biancheria inadeguata, sarà sufficiente modificare l’ambiente di riposo per risolvere il problema. La temperatura ideale per la camera da letto si aggira tra i 16 e i 20 gradi Celsius, e l’utilizzo di tessuti leggeri e traspiranti può ridurre significativamente l’eccesso di sudorazione.