La scuola in lingua tedesca in Alto Adige si trova ad affrontare una crisi senza precedenti in vista dell’anno scolastico 2025-26. Oltre il 60% delle cattedre resterà vacante, con un fabbisogno che supera di gran lunga le assegnazioni effettuate, creando un serio problema per la qualità dell’istruzione e la gestione delle classi.
Copertura delle cattedre e carenze nelle assunzioni
Secondo i dati ufficiali, su un totale di 2.723 posti disponibili nelle scuole di lingua tedesca, solo 1.099 sono stati assegnati, pari a meno del 40% del fabbisogno complessivo. In particolare, per i posti a tempo indeterminato, sono state assegnate solo 162 cattedre su 424 disponibili, con una copertura del 38%. La distribuzione per ordine di scuola mostra 87 assegnazioni nelle scuole primarie, 40 nelle scuole medie e 35 nelle scuole superiori.
Questi numeri evidenziano come la mancanza di personale qualificato costringerà molte scuole ad affidare incarichi a docenti privi di specifica abilitazione, con un inevitabile impatto sulla qualità didattica.
Le maggiori difficoltà si concentrano nelle materie tecniche, nell’insegnamento del sostegno e nel sostegno linguistico in tedesco per studenti stranieri. Al contrario, in altre discipline come religione, musica, educazione fisica e inglese nelle scuole superiori, la presenza di candidati supera i posti disponibili, evidenziando uno squilibrio nell’offerta formativa e nelle preferenze professionali.

La situazione è aggravata da una serie di fattori strutturali. Il consigliere provinciale Alex Ploner (Team K) denuncia come la professione docente sia sempre meno attrattiva a causa di stipendi bassi, percorsi formativi lunghi e complessi senza adeguato riconoscimento, e continui tagli al personale. “La scuola in lingua tedesca è al limite del collasso”, afferma Ploner, sottolineando che un semplice aumento degli stipendi non basta: è necessaria una riforma profonda del sistema scolastico per rendere la carriera docente più valorizzata, stabile e socialmente rispettata.
Inoltre, la programmazione del personale docente è stata definita “a spot” dalla FLC CGIL, che denuncia concorsi discontinui e graduatorie non aggiornate. Questa situazione penalizza sia i docenti precari, privi di prospettive di stabilizzazione, sia la continuità didattica, con un ricorso a soluzioni emergenziali che non garantiscono stabilità né qualità educativa.
L’insieme di questi fattori determina una situazione di emergenza che richiede interventi immediati per evitare il deterioramento del sistema scolastico in Alto Adige, soprattutto nella componente di lingua tedesca, da sempre punto di riferimento per la comunità locale.