Il Ministero dell’Istruzione e del Merito si prepara a lanciare un nuovo concorso pubblico per il reclutamento di docenti nel triennio 2025-2028, nell’ambito del cosiddetto PNRR3.
Questo terzo appuntamento concorsuale, che segue i precedenti due bandi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è destinato a rafforzare il corpo insegnanti della scuola italiana con un totale di circa 60.000 posti disponibili per insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado.
Il Piano di Assunzioni: 60.000 posti in tre anni
In un incontro tenutosi il 23 settembre con i sindacati, il Ministero ha ufficializzato la richiesta di autorizzazione per 58.135 nuovi posti di lavoro da coprire entro il 2028, così suddivisi: 27.376 posti per la scuola dell’infanzia e primaria e 30.759 per la scuola secondaria. Questi numeri si inseriscono nel piano complessivo di assunzioni previsto dal Decreto Legge 36/2022, firmato dall’allora Ministro Bianchi, che aveva introdotto un nuovo modello di reclutamento per i docenti.
Secondo Chiara Cozzetto, rappresentante della Presidenza nazionale del sindacato Anief, i posti messi a bando comprendono sia quelli residui non coperti dalle precedenti assunzioni per l’anno scolastico 2025/26, sia nuove disponibilità calcolate attraverso un principio previsionale che tiene conto del turn over previsto nei prossimi anni. Questo metodo consente di pianificare le assunzioni in maniera più flessibile, rispondendo alle reali esigenze del sistema scolastico.
Il bando del concorso PNRR3 dovrebbe essere pubblicato entro breve, con la previsione che le graduatorie finali saranno pronte entro giugno 2026. Tuttavia, è importante sottolineare che, pur essendo garantito il diritto all’assunzione per i vincitori, l’immissione in ruolo potrebbe non avvenire immediatamente. Infatti, le graduatorie avranno validità triennale e l’assunzione sarà progressiva, in base alla disponibilità dei posti e alle necessità delle singole istituzioni scolastiche.

Il Ministro Zangrillo ha recentemente sottoscritto un decreto che autorizza formalmente queste 58.000 assunzioni da effettuare entro il 2028, confermando la volontà del governo di investire in modo significativo sul personale scolastico per garantire qualità e continuità didattica. Al momento, non sono ancora stati resi noti i dettagli relativi alla distribuzione dei posti per singola classe di concorso e per regione.
Questa informazione sarà contenuta nel bando ufficiale, che definirà sia i posti per l’insegnamento su posto comune sia quelli riservati al sostegno. La ripartizione territoriale sarà fondamentale per orientare le candidature, specie in considerazione delle diverse esigenze regionali e della necessità di garantire un equilibrio nel reclutamento su tutto il territorio nazionale. L’attesa è dunque rivolta alla pubblicazione ufficiale del bando, che rappresenterà un passaggio cruciale per migliaia di aspiranti docenti in cerca di stabilità e opportunità nel sistema scolastico italiano.