Society
di Simone Stefanini 19 Aprile 2017

Negli Stati Uniti è arrivato il bidet, con 300 anni di ritardo

I nostri viaggi all’estero saranno ancora più comodi. Morale: meglio tardi che mai

Il bidet sta diventando un trend negli Stati Uniti, luogo in cui fino a poco tempo fa non si trovava neppure nei bagni degli alberghi di lusso.  Sembra che le vendite siano aumentate del 10% dal 2010 in poi, in seguito alla richiesta sempre più pressante dei millennials che lo trovavano in alcuni stati europei che visitavano.

Negli Stati Uniti, il bidet era reputato un oggetto immorale, poiché i soldati americani lo avevano visto usare dalle prostitute nei bordelli francesi durante le guerre mondiali e avevano fatto 1+1. Mai conclusione fu più affrettata.

Non pensiate però che nella vecchia Europa sia così usato. Proprio nel nostro paese siamo soliti servirci del pratico bidet più che in tutto il resto del mondo, seguiti da Portogallo e Francia, che pure l’ha inventato. In Germania lo usano raramente, in Gran Bretagna, praticamente mai.

 

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Nel nostro paese, il decreto ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975 l’ha reso obbligatorio nella stanza da bagno, insieme a vaso, vasca da bagno o doccia e lavabo. Questo ci rende piuttosto fieri della nostra igiene personale.

Il nuovo approccio dei cittadini americani si forma su due punti di vista, quello igienico e quello ambientale. Un americano medio consuma all’anno almeno 40 rotoli di carta igienica all’anno, oppure una volta andato in bagno si fa una doccia, con grande spreco di carta e acqua. Ecco perché il bidet torna prepotentemente alla ribalta, come mezzo per lavarsi senza inquinare.

 

 

Il problema casomai è rappresentato dal fatto che per ragioni di spazio, le case moderne, sia americane che europee, hanno bagni piccoli e se il bidet non è ancora stato installato, può diventare un vero Tetris trovare l’incastro giusto. Ecco perché vanno a ruba le tazze wash-let, con un sistema che eroga acqua nelle parti intime e getti di aria calda per asciugare il tutto.

Insomma sembra proprio che dopo 300 anni (la prima testimonianza di un bidet risale al 1710) anche l’America abbia ceduto alla necessità di questo oggetto per noi irrinunciabile. I nostri viaggi saranno sempre più comodi, perché come dice il vecchio detto Home is where the bidet is.

 

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FONTE | Il Messaggero

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