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Nuova app di messaggistica offline sfida Whatsapp: cresce l’interesse degli utenti

Il mondo delle applicazioni di messaggistica istantanea si trova oggi a una svolta epocale con l’arrivo di una nuova tecnologia che permette di comunicare senza necessità di connessione a Internet o rete cellulare

by Alessandro Fabiani
01/08/2025
in Tech
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Nuova app di messaggistica offline sfida Whatsapp: cresce l’interesse degli utenti

Nuova app di messaggistica offline sfida Whatsapp: cresce l’interesse degli utenti

Il mondo delle applicazioni di messaggistica istantanea si trova oggi a una svolta epocale con l’arrivo di una nuova tecnologia che permette di comunicare senza necessità di connessione a Internet o rete cellulare. A mettere in crisi il monopolio di piattaforme come WhatsApp è infatti Bitchat, la nuova app ideata da Jack Dorsey, cofondatore di Twitter e imprenditore noto per la sua innovazione nel settore digitale. Questa applicazione rivoluzionaria consente di inviare messaggi sfruttando esclusivamente la rete Bluetooth Low Energy (BLE), dando così la possibilità di chattare anche in assenza di connessione dati.

Bitchat, la messaggistica senza Internet

Bitchat è un’applicazione decentralizzata peer-to-peer che funziona su una rete mesh Bluetooth. A differenza di WhatsApp, che necessita obbligatoriamente di una connessione Wi-Fi o dati mobili, questa app utilizza il Bluetooth a basso consumo per creare una rete locale tra i dispositivi degli utenti. Il risultato è che due persone possono scambiarsi messaggi crittografati fino a una distanza di circa 30 metri. Ma non solo: se ci sono altri dispositivi con Bitchat nelle vicinanze, questi funzionano da nodi relay, inoltrando i messaggi e ampliando così la portata della comunicazione fino a oltre 200 metri, grazie a un massimo di sette passaggi consecutivi.

La comodità di Bitchat risiede nella sua semplicità d’uso e nella tutela della privacy: non è richiesta alcuna registrazione, né l’inserimento di numeri di telefono o indirizzi email. Al primo avvio, l’app genera un identificativo casuale che rimane valido solo per la sessione corrente, garantendo così l’anonimato e la protezione dei dati personali. I messaggi sono inoltre protetti da crittografia end-to-end, assicurando che solo il destinatario possa leggerli. Se un messaggio non può essere recapitato immediatamente, la rete lo conserverà fino a 12 ore in attesa di un nuovo tentativo di consegna.

Il progetto di Jack Dorsey e le prospettive future

Jack Dorsey, noto per aver fondato Twitter e altre startup di successo come Square, ha presentato Bitchat come un ritorno a una comunicazione più libera e sicura, lontana dai tradizionali server centralizzati e dai rischi della sorveglianza digitale. Nel suo manifesto, Dorsey afferma che “la privacy non è solo una caratteristica, ma il punto centrale” di questa nuova esperienza di messaggistica. L’app è stata pubblicata su GitHub, piattaforma open source, per permettere a sviluppatori e utenti di partecipare attivamente al suo sviluppo.

Attualmente, Bitchat è in fase beta e disponibile tramite il programma TestFlight per dispositivi iOS, con gli slot di test già esauriti a causa dell’alta richiesta. Gli sviluppatori stanno lavorando anche a una versione per Android, ampliando così la platea potenziale degli utenti.

Guardando al futuro, le possibilità di Bitchat sono ancora più affascinanti: si prevede infatti l’integrazione di tecnologie come WiFi Direct per incrementare velocità e portata, raggiungendo fino a 250 Mbps e distanze maggiori rispetto al Bluetooth. Inoltre, altre soluzioni innovative come la comunicazione ultrasonica e la tecnologia a lungo raggio LoRa, in grado di coprire fino a 15 km, potrebbero essere implementate per estendere ulteriormente la rete mesh e migliorare la ridondanza del sistema.

Un’alternativa valida in scenari critici e per la tutela della libertà digitale

L’idea di Bitchat nasce anche dall’esigenza di comunicare in contesti in cui i mezzi tradizionali risultano inaccessibili o poco affidabili, ad esempio in situazioni di emergenza o in aree con scarsa copertura Internet. La capacità di funzionare senza infrastrutture di rete rende questa app adatta a scenari “catastrofici”, ma anche a chi desidera semplicemente mantenere il controllo sui propri dati e preservare la propria privacy.

Il funzionamento di Bitchat ricorda in parte il sistema “Offline Finding” di Apple, che utilizza il Bluetooth per localizzare dispositivi anche spenti o non connessi a Internet, ma con un ulteriore livello di sicurezza e anonimato grazie alla crittografia integrata.

Un aspetto interessante è la sua ispirazione ai protocolli di comunicazione più antichi come l’IRC (Internet Relay Chat), con la presenza di comandi testuali per la gestione delle chat, che danno un tocco “vintage” ma funzionale all’esperienza utente.

Jack Dorsey e il suo impegno per un’innovazione responsabile

Jack Dorsey non è solo un imprenditore, ma anche un filantropo impegnato nel promuovere la trasparenza e la libertà digitale. Oltre al lancio di Bitchat, ha più volte espresso preoccupazioni riguardo al ruolo degli algoritmi dei social network nel condizionare il comportamento umano e limitare il libero arbitrio. In occasione di diversi interventi pubblici, ha sottolineato come i sistemi algoritmici, pur essendo open source, agiscano come “scatole nere” difficili da controllare e prevedere, influenzando profondamente le scelte e le preferenze degli utenti.

La sua visione è quella di un mercato in cui gli utenti possano scegliere liberamente gli algoritmi a cui affidarsi, garantendo così maggiore trasparenza e controllo sulle proprie interazioni online. Questo approccio si riflette anche nello sviluppo di Bitchat, che elimina i server centrali e offre un modello di comunicazione più diretto e meno manipolabile.

Il progetto Bitchat rappresenta dunque un passo importante verso un’era in cui la comunicazione digitale può essere più sicura, privata e indipendente dalle infrastrutture di rete tradizionali, aprendo nuove strade per gli utenti di tutto il mondo.

Alessandro Fabiani

Alessandro Fabiani

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