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10 film horror italiani che fanno davvero paura

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Halloween è alle porte e già ci prepariamo alle maratone horror per la notte più paurosa dell’anno. Come sempre, gettonatissimi i film americani tipo la saga di Nightmare, quella di Venerdì 13, Scream oppure i grandi classici come L’Esorcista o Psycho, mentre i più raffinati sceglieranno gli horror giapponesi tipo Ringu (The Ring) e compagnia più o meno bella.

Noi italiani però non siamo certo da meno e i nostri film dell’orrore sono apprezzati un po’ ovunque, specialmente quelli dell’epoca d’oro degli anni 70. Cosa importantissima: a riguardarli oggi, promettono urla, inquietudine e notti insonni. Così, con un’impennata di orgoglio nazionale, oggi vi proponiamo la classifica 10 film horror italiani che vi faranno passare una nottataccia per nulla tranquilla.

 

10) Reazione a catena (Mario Bava, 1971)

Il re del film horror all’italiana e una delle sue pellicole meno conosciute, ma più truculente. Spietato, cinico e splatter, Reazione a Catena mostra una serie di omicidi sempre più sanguinari e a loro modo geniali, al punto da essere stati ripresi pari pari in altri film americani. Senza Reazione a catena non ci sarebbe stato Venerdì 13, per dire. Come senza Cani Arrabbiati di Bava non ci sarebbe stato Le Iene di Tarantino. Un vero maestro.

 

9) … E tu vivrai nel terrore! L’Aldilà (Lucio Fulci, 1981)

Un altro grande che ha dedicato gran parte della sua vita agli horror. Questo film di Lucio Fulci è il secondo della Trilogia della Morte di cui fanno parte anche Paura nella città dei morti viventi e Quella villa accanto al cimitero. Una serie di horror splatter estremi di culto anche negli Stati Uniti. Questo in special modo è stato restaurato per gli SUA da Quentin Tarantino. Dello stesso regista, guardate assolutamente Non si sevizia un paperino. Altro capolavoro.

 

8) La casa dalle finestre che ridono (Pupi Avati, 1976)

Uno dei film più perversi e inquietanti di sempre porta la firma di Pupi Avati, regista poi diventato famoso per tutt’altro genere, ma che non ha mai disdegnato di mettere in scena la paura. Quadri maledetti, un pittore folle, un prete molto strano e l’oscura campagna della bassa padana. In origine avrebbe dovuto girarlo in America, ma la provincia italiana si meritava il suo horror definitivo.

 

7) Cannibal Holocaust (Ruggero Deodato, 1980)

Siete andati a vedere The Green Inferno di Eli Roth e vi ha fatto tanta paura? Bene, in confronto a Cannibal Holocaust è Cenerentola. Il mockumentary di Ruggero Deodato viene considerato il film più violento di tutti i tempi e quando uscì fece scalpore per le scene estreme. Il precursore di tutti i cannibal movie.

 

6) Suspiria (Dario Argento, 1977)

I colori di questo film. Magnifici, come la colonna sonora dei Goblin. Il film di Dario Argento più famoso nel mondo, una storia di streghe e di antichi sortilegi nel freddo della Germania. Cast eccezionale e con tutta probabilità il film del regista romano che fa più paura di tutti.

 

5) Buio Omega (Joe D’Amato, 1979)

Un film talmente splatter che quando uscì fu considerato troppo estremo e non ebbe molto successo. Recuperò in seguito diventando di culto in tutto il mondo. Un imbalsamatore, riti voodoo, una strega e un sacco di morti ammazzati. Il regista Joe D’Amato, dopo la parentesi horror è diventato un regista porno tra i più prolifici.

 

4) Blue Movie (Alberto Cavallone, 1978)

Uno dei film culto per eccellenza, scritto, diretto e montato da Alberto Cavallone. Estremo, psichedelico, parla di uno stupro e di un maniaco che conserva escrementi e liquidi organici freschi. Un trip di perversione allucinante. Cavallone è un regista unico nel suo genere e totalmente fuori di testa.

 

3) Dèmoni (Lamberto Bava, 1985)

Demoni sembra un telefilm degli anni 80 declinato all’horror. Lamberto è il figlio del grande Mario Bava e nella sua carriera girerà anche Fantaghirò. In ogni caso questo film è un classico di terrore e comicità involontaria, perfetto per spezzare l’atmosfera dei film un po’ troppo seri.

 

2) Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer (Giuliano Carmineo, 1972)

Credete che Edwige Fenech abbia girato solo le commedie con Lino Banfi? Allora guardatevi questo thriller crudo e violento, in cui la bella francese è vittima predestinata di un misterioso assassino. Meravigliosa la colonna sonora di Bruno Nicolai e il titolo, lunghissimo, nella tradizione italiana dei 70s.

 

1) Profondo Rosso (Dario Argento, 1975)

Last but not least, il capolavoro. Regia strepitosa, morti spietate, la colonna sonora dei Goblin, un giallo da risolvere e una Torino spettrale che fa da cornice a uno dei film horror più belli di sempre, di cui ricorre il quarantennale proprio quest’anno. Dario Argento al suo meglio.

 

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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