TV e Cinema

La storia del cinema italiano va in onda in tv

Chi si fosse sintonizzato sul 34 lunedì 20 gennaio, avrebbe assistito a una maratona felliniana in onore dei 100 anni del regista, che non si era mai vista nel nostro paese. 10 film uno dopo l’altro, per celebrare come si deve il genio di Federico Fellini. Il canale tv si chiama CINE34 ed è la nuova rete Mediaset dedicata al cinema italiano, in tutte le sue declinazioni.

 

La descrizione è di quelle che parlano da sole: su CINE34 troveranno spazio tutti gli stili: dal poliziottesco al kolossal storico, dalle comiche ai telefoni bianchi, dal neorealismo al trash, dal melodramma al sexy, dal peplum al musicarello, dalla fantascienza allo spaghetti western, dal giallo all’horror. Sempre e solo all’italiana.

CINE34 attinge a una library di titoli estesa e completa (con 2.672 titoli, 446 inediti) a cui si aggiungono acquisti ad hoc. Il palinsesto, declinato in appuntamenti verticali, proporrà anche alcune chicche: film usciti nelle sale, mai visti prima sul piccolo schermo.

 

Tra i titoli delle prime settimane di CINE34:

Poliziotteschi doc: La Polizia incrimina, la Legge assolve e MMM 83 – Missione Morte Molo 83 (eurospy in prima visione assoluta con Anna Maria Pierangeli, diretto da Sergio Bergonzelli, ex seminarista laureato in Filosofia).

Western al debutto in TV: tra cui Bandidos (di Massimo Dallamano, che nel ‘45, a Piazzale Loreto, filmò il cadavere di Mussolini con la Petacci e gli altri gerarchi fucilati a Dongo), Black Killer (di Carlo Croccolo, con Klaus Kinski), ed evergreen quali Lo chiamavano Trinità, parodia dello Spaghetti Western.

Opere inedite del filone Hot: Dirty Love, Pomeriggio caldo, Eleven Days, Eleven Nights 2, Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti – Decameron n. 69 (tutte firmati Joe D’Amato). E La minorenne (che, secondo l’autore Adriano Tentori, è «un pezzo della storia della moda degli anni ’70, dove il corpo sexy di Gloria Guida si esibisce magistralmente»).

Gioielli dell’Horror: tra cui Profondo Rosso e La casa dalle finestre che ridono, di Dario Argento e Pupi Avati.

Pietre miliari del Neorealismo: come Miracolo a Milano e Ladri di biciclette, di Vittorio De Sica.

 

E ora una domanda: da quanto tempo non accendevate la tv? Forse questa è la volta buona.

 

Simone Stefanini

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