Labyrinth compie 32 anni e rimane uno dei film più belli della nostra infanzia

David Bowie, Jennifer Connelly, il creatore dei Muppets e uno dei Monty Python: il risultato è Labyrinth, un film bellissimo da vedere e e rivedere ancora oggi per tornare bambini

 

Il 28 giugno del 1986, negli Stati Uniti esce Labyrinth, un film destinato a diventare un cult assoluto. Il regista è Jim Henson, il creatore dei Muppets e basterebbe questo per fidarsi, ma di certo non è tutto. La storia è sceneggiata da Terry Jones dei Monty Python e la trama è un incanto di per sé.

Labyrinth è la storia di Sarah, una quindicenne che deve, svogliatamente, fare da babysitter al fratellino mentre la famiglia è assente. C’è un temporale, il bambino non la smette di piangere e lei, quasi per gioco, leggendo un libro fantasy decide di evocare gli gnomi che portino via suo fratello. Fato vuole che il rapimento gnomesco accada davvero. Dopo un fugace incontro con Jareth, il re dei goblin, Sarah entrerà nel mondo magico e supererà tutte le insidie per ritrovare Toby, il suo fratellino.

 

 

Scritta così, sembra la trama di uno dei tanti fantasy degli anni ’80, ma Labyrinth è molto di più. Intanto, la storia è il sunto di tutte le favole che hanno per protagonista una ragazza che deve affrontare un percorso pieno di pericoli: Alice nel paese delle meraviglie, Il mago di Oz, Biancaneve ma anche Nel paese dei mostri selvaggi di Sendak e le opere di Escher.

 

 

La ragazza in questione è la bellissima Jennifer Connelly agli esordi, nel film che l’avrebbe resa famosa in tutto il mondo. Non è il suo debutto, aveva già recitato una particina in C’era una volta in America di Sergio Leone ed era stata protagonista dell’horror paranormale Phenomena di Dario Argento, ma è grazie a Labyrinth se è diventata una bambina prodigio prima e un’attrice affermata da adulta.

 

 

Stiamo prendendo tempo, lo sappiamo, perché a pensarci scappa la lacrima facile. Jareth, il re dei goblin è interpretato da David Bowie al meglio della sua forma, con i capelli biondi in pieno stile gothic e un pesante trucco agli occhi che lo rende la versione androgina della strega cattiva. Labyrinth è anche un musical, quindi non possono mancare le canzoni, cantate proprio da Bowie: Magic Dance, Chilly Down, As the World Falls Down, Within You, e il singolo realizzato per il film, Underground

 

 

Come se non bastasse tutto questo ben di Dio, i veri protagonisti della pellicola sono le creature, i pupazzi animati alla vecchia, tutti a mano senza l’ausilio della computer grafica che sarebbe arrivata anni dopo. Tutti i mostriciattoli parlanti in cui s’imbatte Sarah sono stati realizzati partendo dai disegni di Brian Froud, che aveva già collaborato con Jim Henson e Terry Jones in Dark Crystal, un film fantasy del 1982 tutto girato coi pupazzi.

 

 

 

Labyrinth è un film praticamente perfetto, in cui si ride, si balla, ci si impaurisce e si tenta di evitare la Gora dell’Eterno Fetore per fare ritorno a casa. Splendido da far vedere ai ragazzi nati sotto il segno dello smartphone ma anche per riguardarlo ancora e ancora, per ritornare in un attimo bambini alla ricerca di un’avventura che non passa mai di moda. Poi, cantare Magic Dance e replicare tutto il balletto a memoria non ha prezzo.

 

 

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