Viaggi
di Matteo Scotini 24 Gennaio 2018

Breve guida alla Milano esoterica, per un viaggio magico nella capitale dell’aperitivo

Milano esoterica Wikipedia

 

Se anche voi non avete possibilità di partire per la tanto desiderata settimana bianca o per un weekend al mare in un paese esotico, ecco una guida ad alcuni posti che potete visitare a nel capoluogo lombardo, non stiamo parlando della solita “Milano da bere“, questa breve guida è leggermente diversa:  benvenuti nella Milano esoterica. No, non abbiamo sbagliato, lo sappiamo bene che è Torino la città più magica d’Italia, ma non crediate che la capitale lombarda sia da meno, guardate qui:

Il Cinghiale Bianco

Guida Milano Esoterica Cinghiale Bianco Mercanti Flikr - foto di Alessandro Gambaro

 

Partiamo dal culto più antico collegato alla città, Il “Cinghiale Bianco” (ricordate il testo del maestro Battiato?). Questo culto era molto radicato nella Mediolanum precristiana e preromana, tanto che alcune fonti derivano l’origine del nome della città meneghina da Medio-Lanae (pelo corto) con un chiaro riferimento alla dedizione dei celti per questo animale portatore di energie positive.
La traccia di questo culto più visibile ancora oggi è l’effige dell’animale selvatico che decora un capitello del Palazzo della Ragione in via dei Mercanti, nel cuore medievale della città.

 

Le Streghe della Vetra

Guida Milano Esoterica Streghe Vetra Artistoria

 

Nel luogo in cui adesso sorge Piazza della Vetra, con il suo parco e le sue basiliche cristiane, la città di Milano si fregiò di un macabro primato: in questa stessa piazza la Santa Inquisizione avviò i roghi pubblici delle streghe con quasi un secolo d’anticipo rispetto rispetto alla bolla di Innocenzo VIII Summis Desiderantes affectibus, del 1484, che ufficialmente diede il via alla caccia. Alessandro Manzoni sembrava essere bene al corrente dell’alone funereo che circonda questo luogo e infatti nei Promessi Sposi nel passaggio che riguarda l’esecuzione dell’untore leggiamo: “…arso in via della Vetra de’ cittadini...”.  Le leggende di stampo macabro non si fermano però al passato e arrivano fino al misterioso omicidio della prostituta Rosetta datato 1913, una filastrocca popolare recita al riguardo: “Il tredici di Agosto/In una notte scura/Commisero un delitto/Gli agenti di questura/Hanno ammazzato un angelo/ Di nome la Rosetta/Era di Piazza Vedra/Battea la Colonnetta…”. Se passando da questa piazza vi è capitato di sentire un brivido percorrervi la schiena in realtà avete più di una buona ragione.

 

 La casa di Belzebù a Porta Romana

Guida Milano Esoterica Porta Romana Belzebù  Corso di Porta Romana – in un dipinto di Cherubini – 1840

 

Nel lontano 1630, lo stesso periodo della peste manzoniana, il numero 3 di Via di Porta Romana era la sontuosa dimora del marchese Ludovico Acerbi il quale, nonostante l’imperversare della peste bubbonica, non si risparmiava di fare sfoggio di opulenza: dalle finestre si sentivano musica e risate, echi di grandi e festanti ricevimenti mentre in strada, all’ingresso della residenza, giorno dopo giorno si ammassavano i cadaveri. La sordità del marchese alla sofferenza del popolino assieme alla sua presunta immuntà dal morbo che funestava Milano in quegli anni gli fece guadagnare la fama di essere il discendente diretto del diavolo in persona. Il marchese e ormai morto da secoli, ma ascoltando le parole dei più vetusti abitanti del capoluogo lombardo possiamo ancora sentire: Belzebù un tempo abitava a Milano. In corso di Porta Romana.

 

L’ossario di San Bernardino

Guida Milano Esoterica San Bernardino Ossario  foto di Michela Di Mario

 

In via Carlo Giuseppe Merlo al numero 4 sorge uno dei luoghi più affascinanti, tetri e misteriosi di Milano: l’ossario di San Bernardino costruito nel 1268 dalla Confraternita dei disciplini. Questo enorme ossario è paragonabile solo al cimitero delle Fontanelle” di Napoli (nel quartiere Sanità) e all’ossario di Sedlec di Praga, anche qui tutte le pareti sono decorate con ossa disposte in maniera creativa quanto macabra: una serie di croci retta da alcune reticelle, mentre il soffitto è completamente coperto di teschi i cui occhi puntano dall’alto i visitatori. Sull’origine di queste ossa è aperto un dibattito alcuni storici sostengono che i resti appartengano ai cristiani uccisi dagli eretici prima del Mille,  altri fanno ancora riferimento alle vittime della peste manzoniana del 1630, altri ancora sostengono che tale abbondanza di ossa venga dalle esumazioni dal vecchio ospedale della zona, soppresso nel 1652. Non essendoci prove che smentiscano definitiavamente nessuna di queste ipotesi, in molti credono che siano tutte e tre vere contemporaneamente. Paura, eh?

 

 

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