Si conferma come uno dei più affascinanti e completi esempi di architettura medievale in Italia, capace di raccontare secoli di storia e cultura con la sua imponente struttura e i suoi tesori artistici.
Protagonista di un panorama mozzafiato che abbraccia le rivedi un lago meraviglioso, è oggi un polo di interesse storico, culturale e naturalistico, custode di un patrimonio che va ben oltre la semplice visita turistica.
Una fortezza tra storia e natura
La Rocca Borromea di Angera si erge maestosa su uno sperone roccioso che domina l’estremità meridionale del Lago Maggiore, in posizione strategica e scenografica. La sua origine risale all’epoca longobarda, con costruzioni fondamentali realizzate tra l’XI e il XIII secolo.
Il passaggio ai Borromeo, famiglia nobiliare di spicco milanese, è stato determinante per la sua vicenda storica: Vitaliano I Borromeo, infatti, acquistò il feudo di Angera e la Rocca stessa consolidandone il ruolo militare e residenziale. Nel corso del XVI e XVII secolo, sotto il governo di vari membri della casata, la fortezza fu ampliata e abbellita con decorazioni di artisti rinomati come i fratelli Santagostino, Antonio Busca e Filippo Abbiati.

La struttura si articola in cinque corpi principali, tra cui spiccano l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea e la Torre di Giovanni Visconti, accanto all’Ala dei Borromeo, che ospita sale monumentali ricche di affreschi e collezioni. Tra le stanze più suggestive, la Sala di Giustizia conserva affreschi trecenteschi realizzati da un anonimo “Maestro di Angera”, che narrano la vita di Ottone Visconti e la celebre battaglia di Desio del 1277, simboli di potere e intrighi medievali.
All’esterno, le imponenti mura merlate a coda di rondine, i bastioni, i cortili interni e le scalinate in pietra raccontano l’anima difensiva della fortezza, ma anche la sua dimensione poetica e armonica con il paesaggio circostante, dove la natura si intreccia con la storia.
La visita alla Rocca di Angera offre un’esperienza completa e multisensoriale. Accanto agli ambienti storici e agli affreschi, si apre il Giardino Medievale, realizzato secondo antiche fonti e codici storici, che ospita piante officinali, erbe aromatiche e specie storiche coltivate con criteri rigorosi. Passeggiare tra salvia, rosmarino, pergole d’uva e aiuole di rose significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, con il Lago Maggiore che si staglia come sfondo naturale.
All’interno della Rocca, il Museo della Bambola e del Giocattolo rappresenta un unicum sul territorio, con una collezione che attraversa due secoli di storia del gioco e della cultura infantile. Ceramiche, tessuti, pezzi in cera e legno testimoniano l’evoluzione del design e delle abitudini sociali, in un allestimento che coinvolge anche i visitatori più giovani. Il museo ospita inoltre mostre temporanee e rassegne culturali che arricchiscono l’offerta e rendono la visita sempre nuova e stimolante.
Dai terrazzi panoramici della Rocca si apre un vero e proprio spettacolo visivo: la vista spazia da Arona alle colline di Stresa, fino all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, sospeso a metà tra lago e cielo, e alle isole Borromee, simboli della bellezza senza tempo di questo angolo di Lombardia.
La Rocca è aperta stagionalmente da primavera a autunno, con chiusure invernali. È consigliabile consultare il sito ufficiale per orari, tariffe e prenotazioni, soprattutto nei fine settimana di alta stagione. La visita completa, comprensiva di sale interne, giardino e museo, richiede dalle due alle tre ore.
