Allarme sulle vacanze estive a causa della crescente diffusione di un pericoloso batterio nelle acque marine: il Vibrio vulnificus, noto come il “batterio mangiacarne”, sta destando preoccupazioni per la salute pubblica sia negli Stati Uniti che, potenzialmente, anche in Europa e Italia. A lanciare l’allarme sono stati i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, l’importante ente federale per la prevenzione e il controllo delle malattie con sede ad Atlanta, Georgia, che ha registrato un aumento significativo di infezioni gravi e decessi soprattutto in Florida, uno degli stati più amati per le vacanze balneari.
Vibrio vulnificus: un rischio sanitario tra le acque marine temperate e salmastre
Il Vibrio vulnificus è un batterio patogeno che prospera in condizioni marine caratterizzate da temperature elevate e salinità ridotta, soprattutto tra maggio e ottobre. Questo microrganismo trova terreno fertile in zone costiere, estuari e aree soggette a fenomeni meteorologici estremi come inondazioni e mareggiate. Il cambiamento climatico globale, con un aumento delle temperature marine e una maggiore frequenza di eventi meteorologici severi, sta amplificando la diffusione di questo batterio potenzialmente letale.
Secondo i dati aggiornati del 2024, la Florida ha registrato 82 casi di infezione da Vibrio vulnificus, con 19 decessi, un numero superiore a quello rilevato dopo l’uragano Ian del 2022. La mortalità legata a questo batterio è elevatissima: circa il 20% dei contagi si conclude con esito fatale, spesso entro 48 ore dall’infezione. La velocità di diagnosi e trattamento è quindi fondamentale per salvare vite umane.
Il contagio si verifica principalmente in due modalità: il contatto diretto di ferite o abrasioni con acqua contaminata e il consumo di molluschi crudi o poco cotti, come ostriche e vongole. Le persone più a rischio sono quelle con il sistema immunitario compromesso, affette da patologie epatiche o renali croniche, diabetici, anziani o chi presentano anche piccole lesioni cutanee.
Sintomi, prevenzione e raccomandazioni degli esperti
I sintomi di un’infezione da Vibrio vulnificus si manifestano rapidamente e includono arrossamento, gonfiore e formazione di bolle emorragiche nella zona cutanea interessata, accompagnati da febbre alta, brividi e dolore intenso. Nei casi più gravi, il batterio può invadere il flusso sanguigno causando una setticemia fulminante, che può portare al decesso in tempi brevissimi.
Per ridurre il rischio di infezione, gli esperti del CDC e delle autorità sanitarie raccomandano:
- Evitare il contatto con acqua marina o salmastra in presenza di ferite o abrasioni aperte;
- Proteggere le lesioni cutanee con cerotti impermeabili prima di immergersi in acqua;
- Uscire immediatamente dall’acqua in caso di lesioni accidentali, detergendo accuratamente la zona con acqua pulita e sapone;
- Consumare molluschi e crostacei solo dopo una cottura completa, evitando il consumo crudo o poco cotto;
- Lavare accuratamente le mani dopo aver maneggiato frutti di mare crudi;
- Consultare prontamente un medico se si manifestano segni di infezione cutanea dopo un bagno in mare.
Potenziali rischi anche per le coste italiane e ruolo delle autorità sanitarie
Il riscaldamento globale sta influenzando anche il Mar Mediterraneo, con un aumento delle temperature dell’acqua e un’alterazione della salinità in alcune zone, condizioni ideali per la possibile diffusione del Vibrio vulnificus anche lungo le coste italiane. Sebbene finora i casi documentati in Italia siano limitati e meno frequenti rispetto agli Stati Uniti, le autorità sanitarie italiane monitorano attentamente la situazione, soprattutto nei mesi estivi, per prevenire possibili focolai.

L’attenzione è alta, considerando la gravità delle infezioni e la rapidità con cui possono evolvere in quadri clinici critici. Gli esperti invitano la popolazione a non sottovalutare questa minaccia emergente e a seguire scrupolosamente le misure preventive indicate, per poter godere delle vacanze in sicurezza.
Florida: un caso emblematico tra clima, turismo e salute pubblica
La Florida, con oltre 22 milioni di abitanti nel 2023 e nota come “Sunshine State” (lo Stato del Sole splendente), rappresenta oggi uno degli esempi più significativi dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute pubblica. Questo stato degli Stati Uniti, famoso per le sue ampie coste e per un turismo marino intenso, sta vivendo un aumento dei casi di infezione da Vibrio vulnificus proprio a causa delle condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione del batterio.
Il clima subtropicale e tropicale della Florida, con estati calde e umide e frequenti tempeste e uragani, crea un habitat ideale per questo patogeno. Inoltre, la presenza di una popolazione significativa, con fasce vulnerabili come anziani e persone con patologie croniche, rende la gestione di questo rischio una priorità per le autorità sanitarie locali e nazionali.
I CDC, ente chiave per la salute pubblica negli Stati Uniti, con un budget di oltre 11 miliardi di dollari e più di 11.000 dipendenti, continuano a lavorare per il monitoraggio, la prevenzione e la diffusione delle informazioni su questo e altri rischi sanitari, assicurando un controllo attento e aggiornato per proteggere la salute pubblica a livello nazionale e internazionale.
Le collaborazioni internazionali, come quella tra Florida e Italia, sono fondamentali per lo scambio di informazioni, esperienze e strategie di prevenzione, in un mondo sempre più globalizzato dove le minacce sanitarie non conoscono confini.