Mulini sull’acqua e atmosfera fiabesca, è questo il borgo più incantevole d’Italia: sembra uscito da un racconto DisneyCi sono luoghi che sembrano usciti da una cartolina, angoli nascosti dove il tempo sembra rallentare e ogni passo racconta una storia antica. Non serve percorrere migliaia di chilometri per trovarli, a volte basta voltare l’angolo giusto, o meglio, la giusta uscita autostradale, per ritrovarsi nella meraviglia.
Sembra di essere finiti magicamente in una fiaba, certi borghi hanno questo potere, quello di farci sentire protagonisti di un racconto millenario, di una leggenda. Ed è proprio in questi spazi silenziosi che si nascondono le scoperte migliori, in questi piccoli momenti da esplorare senza fretta, godendosi ogni passo.
Un borgo che arriva direttamente dalle fiabe
Un esempio più che lampante di come i piccoli borghi siano spesso più belli delle grandi metropoli ce lo da Borghetto, nella Valle del Mincio. Là, incastonato tra dolci colline verdi, sorge un piccolo gioiello medievale, di quelli che quasi non esistono più, ma che resistono contro il tempo.

Siamo in una frazione di Valeggio sul Mincio, che si distingue per un’armonia perfetta tra natura e architettura, dove ogni scorcio incanta l’anima. Il villaggio, nato in simbiosi con il fiume che lo attraversa, conserva intatto il fascino di un’epoca lontana, di ricordi ormai sbiaditi.
Camminando per le sue viuzze si percepisce il legame profondo tra acqua, pietra e storia, un equilibrio raro che rende questo borgo un luogo fuori dal tempo. Nonostante gli elementi medievali siano pressoché ovunque, come il campanile che svetta tra le case in pietra, imponendo la sua austera ombra su tutti gli abitanti.
Oppure come le ruote dei mulini ad acqua, che ancora girano lente come un tempo, instancabili, sempre all’opera senza fermarsi neanche per un minuto. Si percepisce la presenza imponente del Ponte Visconteo, che domina il paesaggio, raccontando storie di confini e strategie militari, storie da medioevo vero
Proprio questo ponte, infatti, fu costruito nel 1393 su ordine di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, ed è una vera e propria diga fortificata. Lunga 650 metri e larga 25, con un piano stradale a 9 metri sopra il fiume, collega idealmente e fisicamente la pianura al maestoso Castello Scaligero.
Questo collegamento non è solo architettonico, ma anche storico, perché originariamente il ponte era parte di un sistema difensivo molto più ampio, detto “Serraglio”. Il complesso sistema difensivo si estendeva per oltre 16 chilometri fino alle pianure di Nogarole Rocca, parte di un’opera imponente, oggi cornice suggestiva per i visitatori.