Andiamo alla scoperta dei borghi più piccoli e suggestivi d’Italia: tra silenzi e bellezza nascosta, ve ne innamorarete subito.
Esite un’altra Italia, ben diversa da quelle che ogni anno attrae milioni di turisti da tutto il mondo ma non per questo meno affascinante e suggestiva. Questa Italia nascosta è fatta di silenzi, di luoghi rimasti quasi fuori dal tempo che permettono a chi li visita di immergersi, anche solo per qualche ora o giorno, in una realtà quasi alternativa.
Non si tratta solo di paesini dimenticati: custodiscono un patrimonio storico e paesaggistico straordinario, ognuno di essi è un microsmo in cui sopravvivono tradizioni antiche, dove la natura detta ancora i ritmi quotidiani e dove il rapporto tra le persone e l’ambiente è profondo e rispettoso.
Da Morterone a Cervatto, il borghi imperdibili e poco conosciuti
Tra le vette della Lombardia, il provincia di Lecco, sorge Morterone, un comune che con i suoi circa 30 abitanti detiene il primato di uno dei più piccoli in Italia. Incastonato tra le montagne, è il luogo perfetto per chi cerca un contatto autentico con la natura.
Passeggiare per le sue stradine significa immergersi in un mondo quasi fatato, fatto di boschi e aria pulita. Un tempo centro importante per la produzione di carbone, oggi è un rifugio per escursionisti e amanti della montagna.
Pedesina, tradizione e spiritualità
Sempre in Lombardia ma in provincia di Sondrio, c’è l’affascinante Pedesina. Un borgo di appena 35 anime dove il tempo sembra essersi davvero fermato. Il borgo è famoso per le sue case in pietra e la chiesetta dedicata a Sant’Antonio con affreschi del Cinquecento. Uno di quei luoghi in cui ogni pietra racconta una storia antichissima.
Briga Alta e la teneacia delle Alpi
In Piemonte, Briga Alta rappresenta uno degli esempio più emblematici di come la montagna sappia custodire le sue comunità. Con i suoi 41 residenti, distribuiti tra frazioni come Piaggia, e Upega, è un centro ricco di cultura occitana e tradizioni locali.

Il motto sullo stemma comunale, “Fracta resurget”,, ovvero “risorgerà dalle sue rovine”, parla di resilienza, quella che da sempre anima queste piccole comunità montane.
Macra e Ingria: l’anima della montagna
Macra, con i suoi 45 abitanti in provincia di Cuneo, è un borgo che profuma di legna, fieno e antichi mestieri. Qui la montagna non è solo uno scenario ma un modo di vivere. Stessa filosofia per Ingria, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Con 46 abitanti, questo piccolo borgo è conosciuto per architettura rurale e i suoi sentieri che si snodano tra boschi e torrenti.
Rocca De’ Giorgi e Ribordone: tra cstelli e santuari
La bellezza della prinvicnia si riflette in Rocca De’ Giorgi, un piccolo centro con resti medievali e una storia nobiliare da scoprire. Poco distante, ma in un contesto più montano, Ribordone affascina con il suo Santuario di Prascondù, meta di pellegrinaggi.
Cervatto, Torresina, Moncenisio: gioielli al confine
In Valsesia troviamo Cervatto, un borgo alpino con almeno 47 abitanti sparsi in sette piccole frazioni. Luogo perfetto per chi cerca quiete e autenticità. Torresina i provincia di Cuneo colpisce per le sue cappelle rurali e per la forza con cui ha saputo conservare le sue radici.
Infine, Moncenisio è il borgo che guarda alla Francia. A 1400 metri di altitudine è un crocevia di culture, con il suo lago artificiale e i sentieri che un tempo univano popoli e mercanti.