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Home Art

Better Days Festival: i visual di Karmachina ci faranno entrare nel libro più misterioso del mondo

by Sandro Giorello
28/01/2016
in Art
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Better Days Festival: i visual di Karmachina ci faranno entrare nel libro più misterioso del mondo
CODEX-VS-KARMACHINA
Karmachina

 

Del Codex Seraphinianus vi abbiamo già parlato più volte: scritto e illustrato da Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978, è uno dei libri più fantastici mai pubblicati. Frutto di un’immaginazione infinita, contiene oltre mille disegni: è un’enciclopedia surreale di un mondo che non è mai esistito ma la cui potenza ha affascinato le menti più brillanti di tutto il mondo, da Italo Calvino fino a Tim Burton.

Il codice sarà presente anche al nostro Better Days Festival: l’intera serata di sabato sarà dedicata ad una particolare rielaborazione delle più belle immagini di Serafini proiettate tridimensionalmente durante i dj set di Kode 9 e Pigro On Sofa. Saranno utilizzati due schermi e due proiettori: i visual su due piani diversi creeranno dunque un effetto quasi olografico spettacolare.

 


Uno dei lavori più spettacolari di KARMACHINA

 

Gli autori di questa importante rielaborazione sono i Karmachina, lo studio milanese di visual design formato da Vinicio Bordin, Paolo Ranieri e Rino Stefano Tagliafierro già autore della hit virale “Beauty” in cui alcuni classici dell’arte sembravano prendere vita.

Il Codice continua a stupirci anche a distanza di anni perché rappresenta al tempo stesso un’enciclopedia del possibile e dell’impossibile – commentano – Serafini ci ha dimostrato come sia possibile generare mondi nuovi e assurdi, ma in qualche modo plausibili, semplicemente sconvolgendo le regole naturali e le normali associazioni, combinando elementi che in natura sono separati. Questo apre a infinite possibilità e a uno spazio che è destinato a rigenerarsi continuamente, grazie  all’interpretazione dell’artista e agli occhi di chi guarda.

CODEX (coppia coccodrillo) VS KARMACHINA

 

Che tipo di visual avete dedicato al Codex Seraphinianus?
Per l’omaggio al Codex abbiamo pensato a due diversi momenti, ispirandoci al processo metamorfico che ha guidato lo stesso Serafini: nella prima parte dell’intervento gli elementi del Codice si animeranno, secondo lo stile distintivo di Karmachina, componendosi e scomponendosi fluidamente; nella seconda parte, questo processo alchemico sarà esaltato da una performance di grafica generativa che trasformerà i singoli “mostri” nati dal genio serafiniano.

 

CODEX (gallo) VS KARMACHINA

 

Come riuscirete a far diventare tridimensionali le immagini di Serafini?
Per la serata abbiamo pensato a una messa in scena immersiva con due schermi su cui faremo delle proiezioni. Tra i due schermi sarà posizionata la consolle dei performer, che saranno così inseriti in uno spazio sospeso tra le immagini proiettate.

Cosa vi ha appassionato di più di questo progetto?
Vediamo il Codex come un’enciclopedia aperta, che lascia spazio a infinite combinazioni possibili. È appassionante lavorare su un materiale che lascia tanta libertà all’interpretazione individuale. Così ci siamo divertiti a dare vita alle creature generate da Serafini nel modo in cui noi stessi le abbiamo immaginate.

 

CODEX VS KARMACHINA_04
Karmachina

 

Quanto è durato il lavoro?
Ci lavoriamo da qualche mese, da quando abbiamo accompagnato il  live set di musica elettronica degli Optogram in un posto suggestivo come il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, l’editore del Codice. Già allora eravamo rimasti affascinati da questa opera, intuendone quanto queste immagini associate a questo genere di musica potessero dare vita a una combinazione interessante

La parte più difficile?
Confrontarsi con una mente geniale come quella di Serafini ha rappresentato certamente una sfida per noi.

 

KARMACHINA Team Photo
La crew KARMACHINA
Tags: ARTISTIbetter days festivalinstallazionetech
Sandro Giorello

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