L’iter burocratico cambia volto, con l’obiettivo di semplificare e rendere più veloce l’accesso ai servizi, si apre un nuovo capitolo per la Legge 104. Ma dietro la parola “semplificazione” si nascondono novità concrete che modificano radicalmente ciò che fino a ieri era considerato indispensabile, cambiando l’accesso.
L’INPS, con il messaggio n. 2600 del 5 settembre 2025, ha annunciato l’ampliamento della fase sperimentale del certificato medico introduttivo, la vera novità. Questo documento diventa così l’unico necessario ad avviare l’istruttoria per la richiesta della 104, eliminando passaggi aggiuntivi e riducendo la burocrazia necessaria finora.
Gli aggiornamenti della 104
Con questa novità, non serve più inviare una domanda separata o rivolgersi a intermediari come patronati, è il medico a trasmettere tutto, dando il via. La procedura digitale punta a tre risultati concreti, facilitare l’accesso ai servizi, evitare duplicazioni e ridurre i tempi di lavorazione, accelerando così l’erogazione delle prestazioni.

Il quadro normativo resta lo stesso del decreto legislativo 62/2024, che ha introdotto precedentemente la riforma complessiva che a creato l’attuale accertamento della disabilità. La fase sperimentale serve a testare l’efficacia del nuovo certificato, calibrando strumenti informatici e processi operativi, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità agli utenti.
La prima sperimentazione ha per ora coinvolto ben nove province pilota, Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì, Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. In questi territori il modello ha eliminato passaggi ridondanti e ha permesso di valutare l’impatto della semplificazione sul carico amministrativo e sui tempi totali.
Dal 30 settembre 2025 partirà la seconda fase di sperimentazione, il sistema verrà testato ad Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza. L’obiettivo è verificare la tenuta del processo su un territorio più ampio, osservando come i flussi reagiscono a volumi maggiori e a diverse configurazioni sanitarie.
Sul piano pratico, l’eliminazione della domanda separata significa che tutte le informazioni partono dal certificato medico introduttivo, evitando duplicazioni e riducendo errori formali. Gli intermediari non devono replicare adempimenti già presenti e il cittadino non deve reinserire dati già forniti, rendendo l’intero percorso più lineare.
La semplificazione digitale ha anche effetti sui tempi di gestione, l’istruttoria può essere organizzata in maniera più prevedibile e i controlli sono più rapidi. L’INPS può monitorare lo stato dei fascicoli, individuando criticità operative in anticipo e accelerando l’accesso alle prestazioni, saltando passaggi ora superflui e ridondanti.
In sintesi, la novità principale è chiara, il certificato medico introduttivo diventa l’unico documento per avviare l’istruttoria, eliminando l’istanza separata, riducendo passaggi e duplicazioni burocratiche. L’obiettivo finale è quindi la semplificazione, la trasparenza e la rapidità, in vista di una futura applicazione nazionale.