Come costruire un giardino giapponese
Art
di Chiara Dell'Oro 8 Giugno 2023

Come costruire un giardino giapponese

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo visitato un giardino giapponese. Tutti noi ne conosciamo lo splendore e tutti noi abbiamo desiderato poterne ricreare uno all’interno della nostra casa.
Realizzare un giardino giapponese in Occidente e in Europa non è assolutamente facile e alla domanda come costruire un giardino giapponese 2 sono le prime risposte che si possono ricevere:
1- Rispettando alcune regole e principi ben precisi, tra cui avere un tema, mantenere un equilibrio tra tutti gli elementi presenti, scegliere accuratamente i materiali e disporre ogni cosa in modo ordinato, ovvero là dove potrà servire a qualcosa (per approfondire meglio queste regole vi consigliamo la lettura di questo articolo)
2- Scegliendo e disponendo elementi architettonici, piante e arredi tipici del giardino giapponese (sempre nel rispetto dei principi e delle regole del punto 1)

Il giardino nella cultura giapponese

Avrete quindi già intuito quali sono le difficoltà: rispettare regole che non sono parte del nostro immaginario e che diciamocelo, normalmente non ci verrebbe mai in mente di applicare ai nostri giardini occidentali; reperire elementi di arredo e tipologie di materiali che da noi sono poco comuni.
La verità quindi è questa: realizzare un vero e autentico giardino giapponese è quasi impossibile (a meno che non si decida di dedicare un grosso investimento alla sua realizzazione), ma ciò che possiamo fare è dare un tocco orientale ai nostri giardini con uno o più elementi tipici, come una semplice lanterna, una recinzione in bambù oppure una piccola fontana. Non ci crederete, ma questo è possibile anche se abbiamo uno spazio molto limitato come per esempio un balcone, un atrio o un giardino interno di piccole dimensioni, cosa che invece seguendo i canoni occidentali sarebbe molto difficile da fare.

Una volta scelto lo spazio in cui vorremmo realizzare il nostro giardino giapponese non ci resta che scegliere quali elementi inserire

 

Elementi architettonici e d’arredo tipici del giardino giapponese


Le pietre

Sono tra gli elementi più importanti dei giardini giapponesi, nonché la spina dorsale, le ossa e lo scheletro del giardino stesso, pertanto devono essere scelte e posate rispettando e tenendo in considerazione le sue caratteristiche.
Devono essere disposte casualmente, quindi non in linea retta, però allo stesso tempo essere inserite armonicamente nel contesto, quindi non devono essere troppo fitte. La disposizione più apprezzata è quella a triangolo scaleno.

 

La sabbia

Veniva utilizzata dai tempi più antichi per segnare gli spazi dove si svolgevano i riti e le funzioni religiose, mentre oggi ha assunto una funzione maggiormente estetica e simbolica. Nel giardino zen, per esempio, viene utilizzata per simboleggiare l’acqua .
La sabbia è ottenuta dal granito sminuzzato e deve avere una granulometria di circa 2 mm di diametro.

gli elementi del giardino giapponese

Le isole

Essendo il Giappone un arcipelago le isole sono molto presenti nell’immaginario collettivo e nel paesaggio, per questo fin dall’antichità sono state inserite anche all’interno dei Giardini.
Le isole sono tra i primi elementi del giardino giapponese ad essere nati e il loro obiettivo era rappresentare in scala ridotta un paesaggio marino.
Sono costituite da pietre o da terra (oppure da entrambe) e su di esse ancora oggi viene solitamente riprodotto un tipico paesaggio costiero.

 

Corsi d’acqua e cascate

I corsi d’acqua, come ruscelli o torrenti, oltre a una funzione puramente estetica hanno anche una valenza simbolica, ovvero il passaggio dell’uomo attraverso la vita.
Come nella natura devono avere una sorgente e arrivare in uno specchio d’acqua oppure defluire. È molto importante che appaiano il più naturali possibili, per questo devono esserci dei punti in cui l’acqua scorre vorticosamente mentre altri in cui tende a ristagnare (per esempio utilizzando delle pietre che possono rallentare o accelerare il corso dell’acqua).
Anche per quanto riguarda le cascate vale la stessa regola: devono essere il più naturali possibili riproducendo le cascate di montagna.

 

Specchi d’acqua

Come avrete intuito l’acqua è un elemento fondamentale nei giardini giapponesi, questo perché viene spesso associata al concetto di ricchezza. Non a caso viene spesso fatta scorrere in direzione della casa. Ma non è solo questo il motivo, l’acqua permette anche di riflettere le immagini moltiplicando i punti di vista e direzionando lo sguardo verso un punto importante del giardino.

Quando si decide di realizzare uno specchio d’acqua è importante che esso sia in equilibrio con il resto del giardino, che la sua forma sia irregolare e che siano presenti delle pietre simbolo delle isole. Le rive invece devono essere rivestite di vegetazione, canneti o da paletti di legno. Inoltre lo specchio d’acqua deve essere ricco di vita, quindi devono esserci piante, pesci e insetti in equilibrio tra di loro.

Il laghetto può essere costruito con strutture prefabbricate, l’importante è che esse non si vedano

 

Sentieri e pavimentazioni di pietra

Le pavimentazioni di pietra compaiono per la prima volta nel giardino del tè, ovvero per permettere agli ospiti di attraversare il giardino per raggiungere il luogo della cerimonia. In questo percorso loro raggiungevano simbolicamente una dimensione spirituale uscendo dalla dimensione quotidiana. Con il corso del tempo questi sentieri hanno iniziato ad assumere un significato più estetico perdendo pian piano la spirituale.

Il sentiero può essere realizzato come si preferisce (l’importante è che sia in equilibrio con il resto del giardino), ma deve condurre verso un percorso.
Le pietre segnapassi vengono utilizzate come guida e controllo della velocità del passo. Se le pietre sono lontane questo porta ad allungare il passo, se invece sono più vicine il passo si accorcia. Spesso si possono inserire anche delle pietre più grandi che invitano chi percorre il sentiero a prendere delle pause.

Come costruire un giardino giapponese

I ponti

Nel giardino giapponese il ponte ha un ruolo fondamentale: portare la persona verso un luogo o un punto di vista particolare che altrimenti sarebbero impossibili da vedere se non si attraversasse il ponte.
Per non distogliere lo sguardo dal resto del paesaggio i ponti devono essere il più possibile rustici e realizzati in materiali semplici (pietra o legno). Se nel giardino ci dovessero essere più ponti questi devono essere diversi uno dall’altro.
Un’altra cosa importante da tenere in considerazione sono le dimensioni: la grandezza del ponte deve essere in equilibrio con la grandezza di ciò che deve attraversare. Per esempio se deve attraversare un grande lago il ponte deve essere altrettanto grande.

Come costruire un giardino giapponese

Le lanterne

Devono essere posizionate con molta cura e dove potrebbero essere davvero utili, per esempio vicino a un sentiero, a un cancello e a un ponte, anche se effettivamente poi la loro funzione è puramente estetica.
Devono essere in armonia con gli altri elementi presenti nel giardino, soprattutto con gli elementi a cui sono vicini,  avere un aspetto il più possibile antico e dare l’idea di essere lì da sempre.

 

Le vaschette di pietra

Sempre a proposito di quanto sia importante l’acqua nei giardini giapponesi non possiamo non parlare delle vaschette di pietra, anch’esse comparse inizialmente nei giardini da tè per purificarsi prima di iniziare la cerimonia.
Esistono moltissime tipologie diverse (ad esempio la Chozubachi o la Tsukubai) e solitamente vengono riempite con l’utilizzo di un sistema rudimentale di tubi in bambù che permette all’acqua di gocciolare all’interno del bacino, il sistema Shishi Odoshi.

 

Le carpe koi

All’interno del giardino giapponese solo un animale è permesso: le carpe koi, cugine dei comuni pesci rossi.  Intorno a questo pesce in Giappone c’è una vera e propria cultura e quando se ne riceve una in regalo vuol dire che chi ce l’ha donata ha grande stima di noi, poiché simboleggia e augura fortuna, successo e forza.
Esistono moltissimi criteri che portano a scegliere una carpa piuttosto che un’altra e uno di questi è la vista dall’alto: ognuna deve avere colori brillanti e diversi tra di loro, in modo tale che dall’alto si vedano le variazioni cromatiche.
Il loro scopo fondamentale non è solo quello di portare fortuna a chi le possiede, ma anche di mantenere il laghetto libero dalle alghe.

Come costruire un giardino giapponese

Le piante

Fino ad ora abbiamo parlato di elementi architettonici e animali, ma non di quello che è l’elemento fondamentale, quello che non deve mai mancare all’interno di un giardino giapponese di tutto rispetto: le piante.
Le piante hanno estrema importanza perché aggiungono forma e colore al giardino. La loro scelta non è semplice e dipende dalla tipologia del giardino, dal tema che abbiamo scelto, dai gusti personali, dalle singole caratteristiche delle piante (colore, forma e fioritura) e dagli altri elementi presenti nel giardino.

Le forme preferite per le piante dei giardini giapponesi sono le forme contorte, a imitazione delle piante e arbusti che crescono sulle coste colpiti dal vento. Sono quindi molto apprezzate le piante che in natura hanno una forma molto particolare, ma si può anche cercare di intervenire sulle piante normali per portarle ad assumere un aspetto più originale.

Completamente bandite sono piante da fiore annuali, biennali e altri arbusti di fiore come ad esempio le rose. Le poche piante da fiore ammesse sono il Prunus, il ciliegio simbolo del Giappone,  le azalee e le camelie.

Un’altra caratteristica apprezzata delle piante, e tenuta in considerazione durante la loro scelta, è il rumore che producono le foglie durante il vento oppure quando vengono toccate dalle persone.

giardino giapponese autunno

Ma quindi, quali sono le piante più amate nei giardini giapponesi?

– gli aceri:  amati per il colore delle foglie che spesso assumono tonalità molto vivaci in autunno
– i Prunus: da secoli i soggetti preferiti tra pittori, illustratori e poeti giapponesi
– il bambù
– le conifere: spesso vengono sagomate e mantenute con delle forme particolari per riprendere le conifere che si trovano lungo le coste del Giappone.
– Il muschio:  viene utilizzato come coprisuolo poiché permette di evitare la formazione di fango nelle zone più umide del giardino.
– gli arbusti da Fiore: azalee e camelie
Iris e piante acquatiche: utilizzati per ornare le rive degli specchi d’acqua.
– le felci: ampiamente utilizzate nelle zone in ombra e nei giardini domestici interni

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