Nuovo capitolo nell’intricata vicenda del delitto di Garlasco, che da diciotto anni continua a suscitare grande attenzione mediatica e giudiziaria.
Andrea Sempio, indagato nella recente riapertura dell’inchiesta, si è sottoposto a importanti accertamenti tecnici presso una clinica specializzata di Roma, dove sono stati eseguiti esami genetici fondamentali per l’incidente probatorio disposto dalla magistratura pavese.
Trasferta a Roma per gli esami genetici di Andrea Sempio
Accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, e dal consulente di parte Armando Palmegiani, esperto di genetica forense, Andrea Sempio ha effettuato una serie di analisi molecolari volte a chiarire un punto cruciale dell’indagine: la comparazione del profilo genetico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi con quello di Sempio stesso. Questo dato, ritenuto il tassello mancante della maxi perizia richiesta dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli, è atteso con particolare attenzione per l’udienza finale dell’incidente probatorio, fissata per il prossimo 18 dicembre.
La Procura di Pavia, che ha riaperto il fascicolo sul delitto di Garlasco, ritiene che uno dei profili genetici rinvenuti sulla scena del crimine appartenga proprio a Sempio, amico del fratello della vittima e frequente ospite della villetta di via Pascoli. Il dna trovato però non è completo, motivo per cui la consulente genetista ha optato per un confronto biostatistico che possa stabilire con probabilità la discendenza paterna, fornendo così un elemento scientifico decisivo.
Nei giorni precedenti, Sempio si era sottoposto anche a misurazioni antropometriche presso l’istituto di medicina legale di Milano, un passaggio tecnico finalizzato a verificare se la sua corporatura e andatura possano compatibilmente collocarlo sulla scena del crimine. Questi dati verranno incrociati con le evidenze raccolte e contribuiranno a delineare un quadro più chiaro delle dinamiche dell’omicidio.
Il ruolo dei consulenti tecnici è centrale in questa fase. Accanto a Palmegiani, recentemente reintegrato come esperto criminologo nel pool difensivo dopo alcune tensioni con la precedente difesa, figura la genetista Marina Baldi, nominata soltanto una settimana fa dal collegio difensivo. I loro compiti sono di garantire che le procedure si svolgano nel pieno rispetto dei protocolli scientifici e di fornire un contraddittorio tecnico alla consulenza della Procura.
A margine degli accertamenti, l’avvocato Angela Taccia ha descritto lo stato d’animo del suo assistito: “tranquillo e collaborativo, ma certamente provato da un’onda mediatica spesso distorta e da notizie non veritiere”. La legale ha sottolineato come Sempio, pur mantenendo la convinzione della propria innocenza, debba gestire con grande autocontrollo la pressione derivante dalle continue speculazioni giornalistiche e dalle ripercussioni su tutta la famiglia.
Taccia ha evidenziato come molte delle informazioni diffuse in questi mesi siano state travisate o addirittura inventate, aggravando inutilmente la situazione emotiva di Andrea e dei suoi genitori. “Le indagini devono procedere con rigore scientifico e senza condizionamenti esterni, perché solo così si potrà fare luce su questa vicenda che ha segnato profondamente tante persone”, ha concluso il legale.
Il lavoro tecnico-scientifico che si sta svolgendo in queste settimane rappresenta dunque un momento cruciale per la difesa di Andrea Sempio, che punta a dimostrare la propria estraneità ai fatti attraverso un confronto diretto e trasparente con gli elementi di prova raccolti. L’attesa è ora tutta rivolta all’udienza di dicembre, quando la perizia sul dna potrà finalmente fornire indicazioni decisivi per il proseguimento del processo.

