Il Lazio si conferma una regione ricca di tesori storici, artistici e naturali riconosciuti a livello mondiale dall’UNESCO.
Oltre al celebre Centro Storico di Roma, che rappresenta il cuore pulsante della capitale, il territorio vanta numerosi altri siti di straordinario valore culturale e ambientale da visitare almeno una volta nella vita.
I siti Unesco vicino Roma: cosa visitare
A circa 34 chilometri da Roma, Tivoli ospita tre ville storiche di fama internazionale: Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana. Le prime due sono riconosciute come siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO grazie alla loro eccezionale importanza artistica e architettonica. Villa Adriana, residenza imperiale di Adriano, è un complesso archeologico che testimonia l’ingegno ingegneristico e la cultura romana, mentre Villa d’Este è celebre per i suoi giardini rinascimentali e le spettacolari fontane, come la famosa Fontana del Nettuno.
Villa Gregoriana, pur non essendo ancora ufficialmente parte della lista UNESCO, è un parco naturale e archeologico che la Regione Lazio sta promuovendo per l’inclusione nell’elenco dei siti tutelati. Insieme, queste ville formano un sistema integrato che racconta la storia e la bellezza del territorio laziale, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra arte, natura e storia.
Il Centro Storico di Roma, istituito come sito UNESCO nel 1980, comprende 22 rioni racchiusi entro le Mura Aureliane, esclusi solo Borgo e Prati. Questo vasto patrimonio comprende testimonianze di epoche diverse: dall’antichità romana al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco. Monumenti iconici come il Colosseo, il Foro Romano, la Basilica di San Pietro e Piazza di Spagna attirano milioni di visitatori ogni anno, attratti dalla ricchezza culturale e dalla magia degli scorci che solo la “città eterna” sa offrire.

Non lontano da Roma, si trovano due importanti necropoli etrusche riconosciute dall’UNESCO: la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri e la Necropoli dei Monterozzi a Tarquinia. La prima è la più estesa area funeraria dell’intero bacino mediterraneo, con migliaia di tombe scavate nel tufo, risalenti al IX secolo a.C. e fino al III secolo a.C. La necropoli di Tarquinia, invece, è celebre per i suoi oltre 6000 sepolcri, di cui circa 200 decorati con affreschi vividi e dinamici che illustrano scene di banchetti funebri, danze e figure mitologiche, risalenti al VII e al V secolo a.C. Entrambe queste aree rappresentano testimonianze fondamentali della civiltà etrusca e della sua influenza nel Lazio.
Il Lazio non è solo storia e arte, ma anche natura e tradizioni vive. Tra i siti naturali UNESCO spiccano due faggete secolari, quella dei Monti Cimini e quella del Monte Raschio a Oriolo Romano, entrambe in provincia di Viterbo. Questi boschi di faggio rappresentano un raro esempio di ecosistemi glaciali sopravvissuti per millenni e si distinguono per la loro altitudine relativamente bassa, sotto i 600 metri, rispetto alla normale diffusione del faggio sugli Appennini.
Sul versante dei patrimoni immateriali, la regione vanta la famosa Macchina di Santa Rosa di Viterbo, una imponente struttura alta 30 metri che ogni anno viene trasportata per le vie cittadine in una suggestiva processione in onore della santa patrona. Accanto a questa tradizione si trovano altre celebrazioni come la Corsa con la Cannata di Arpino e l’antica pratica della Transumanza delle greggi, riconosciute anch’esse dall’UNESCO come Patrimoni Immateriali dell’Umanità.
Ultimo ma non meno importante, il Parco della Via Appia Antica è un luogo di straordinaria bellezza storica e paesaggistica. Questa antica strada romana, conosciuta come la “Regina Viarum”, offre scorci mozzafiato sulla campagna romana e un patrimonio architettonico che spazia da ville, tombe, catacombe e acquedotti. Recentemente inserita nella lista UNESCO, la Via Appia Antica è un itinerario ideale per chi desidera immergersi nella storia e nella natura, lontano dal caos cittadino, vivendo emozioni autentiche attraverso le tracce di un passato millenario.