Quando si parla di sostegni economici legati alla cura degli anziani, spesso ci si concentra solo sul presente, sulle necessità quotidiane e sulle spese che sembrano non finire mai. Però c’è un aspetto meno conosciuto: cosa succede ai ratei del Bonus Anziani se il beneficiario, purtroppo, viene a mancare?
La risposta è incoraggiante, quei soldi non vanno persi, ma spettano agli eredi. Una piccola ma importante forma di tutela che riconosce anche l’impegno delle famiglie che si prendono cura dei propri cari.
Cos’è il Bonus Anziani e a chi spetta
Il Bonus Anziani, chiamato anche Prestazione Universale, è un aiuto rivolto agli over 80 in condizioni di grave non autosufficienza. È pensato per coprire, almeno in parte, le spese di assistenza quotidiana badanti, servizi specializzati o supporti domiciliari. L’importo comprende una quota fissa pari all’indennità di accompagnamento e una parte integrativa che può arrivare fino a 850 euro al mese, vincolata a spese documentate per l’assistenza. Insomma, non un extra generico, ma un sostegno concreto per alleggerire i costi reali che una famiglia deve affrontare.
Qui arriva la parte che spesso non si conosce: i ratei maturati e non ancora versati non si annullano con il decesso. Al contrario, possono essere richiesti dagli eredi legittimi. Questo significa che se un anziano ha diritto al bonus ma non ha fatto in tempo a riscuoterlo, i suoi familiari possono comunque recuperare le somme fino a quel momento maturate. Un modo per garantire che il sostegno, pensato per coprire spese già sostenute, non vada perduto.

Gli eredi devono presentare una domanda telematica all’INPS, allegando la documentazione che prova le spese di assistenza realmente affrontate. Solo dopo questa verifica l’istituto liquiderà gli importi spettanti. Un dettaglio importante: il rateo mensile spetta per intero, anche se il decesso è avvenuto a metà mese. Quindi, se il beneficiario è venuto a mancare il 10 del mese, l’erede potrà comunque ricevere l’intera quota prevista per quel periodo.
L’INPS richiede che ogni somma venga giustificata con documenti che attestano l’uso del bonus per l’assistenza. Non si tratta di una complicazione inutile, ma di una garanzia: serve a confermare che i soldi pubblici hanno davvero coperto il costo della cura.
Il Bonus Anziani non è solo un sostegno al beneficiario, ma trasmette anche alla famiglia. La possibilità di recuperare i ratei non riscossi è un segnale di attenzione verso chi, spesso in silenzio, si è fatto carico delle cure quotidiane degli altri.