Andare in pensione, per molti, è un traguardo importante. Finalmente, infatti, dopo una lunga carriera lavorativa, si potrà godere del meritato riposo. Naturalmente, ai fini di ottenere il trattamento pensionistico, è necessario avere tutte le carte in regole, da quelle anagrafiche a quelle contributive.
Una volta accertato il tutto, si potrà procedere con l’istanza e ritirarsi dal mondo del lavoro, a tempo debito. La pensione, in base a quanto si percepirà, è fondamentale per l’anziano/a, per poter continuare a essere indipendente, e a gestire la propria quotidianità, senza avere problemi economici.
D’altronde, la pensione è un traguardo, non è una fine. È a tutti gli effetti, un nuovo inizio. Ogni pensionato può gestire le sue finanze come desidera, magari risparmiando e investendo in nuovi progetti, oppure godersi la propria famiglia, e molto altro ancora.
Il periodo attuale fa da specchio a un’inflazione che sta erodendo man mano il potere d’acquisto, ed è per questo che molti pensionati pensano al modo migliore per gestire il proprio denaro, in modo da non ritrovarsi in problemi.
Tuttavia, per una categoria di pensionati, in particolare, il mese di giugno 2025 si prospetta piuttosto complesso. Ecco il motivo.
Giugno 2025 amaro per questa categoria di pensionati: cosa sapere assolutamente
Da giugno 2025, l’INPS tratterà mensilmente 50 euro sulle pensioni di una determinata categoria di pensionati.

Nello specifico, per coloro che hanno ricevuto indebitamente gli incentivi da 150 e 200 euro, nel 2022, sarà applicata la suddetta trattenuta sulla pensione. L’annuncio ha fatto seguito a una serie di controlli da parte dell’Ente di Previdenza Sociale, da cui sono emersi una serie di errori durante le verifiche su dati fiscali temporanei nel 2021.
Gli incentivi dovranno essere restituiti in quanto erano indirizzati a pensionati con redditi inferiori a 35.000 euro (bonus 200 euro) o a 20.000 euro (bonus 150 euro). Da alcune verifiche fatte nel tempo, è emerso che c’erano pensionati che avevano oltrepassato le soglie, per cui dovranno restituire le somme percepite.
Nello specifico, chi è interessato da queste trattenute, dovrà rimborsare l’INPS che provvederà a detrarre le cifre dalla pensione. Per cui, per 4 mesi, saranno tolti 50 euro a chi percepito l’incentivo da 200 euro. Per chi ha ricevuto entrambi i bonus, i mesi in cui occorreranno le trattenute saranno sette.
Per scoprire se la tua pensione sarà oggetto di trattenuta, vai sul portale INPS con SPID, CIE, CNS e verifica il cedolino di giugno 2025. Se ti fosse trattenuta la somma dalla pensione, ingiustamente, ti basterà recarti in un CAF o contattare l’INPS dal sito. Potrai far rettificare l’eventuale errore.