L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) si occupa di gestire trattamenti pensionistici, nonché prestazioni assistenziali per lavoratori dipendenti pubblici e privati, o autonomi. L’ente eroga sussidi come Assegno Unico e Universale, Assegno di Inclusione (ADI), indennità disoccupazione, maternità, malattia ecc.
Sul sito INPS, in linea generale, si possono trovare la gran parte delle informazioni che servono per conoscere maggiori dettagli su una determinata prestazione. Tuttavia, nel caso di cui andremo a parlarvi, potrebbe arrivare un sms da parte dell’INPS sul telefono di chi percepisce un assegno, in particolare.
Questo messaggio non deve essere ignorato perché contiene un’importante informazione su un sussidio che il cittadino percepisce. Ecco di che cosa si tratta, più nel dettaglio.
SMS INPS, occhio a non ignorarlo: l’importante info di cui essere al corrente
Come detto, l’INPS gestisce tutta una serie di servizi, che spaziano dai contributi, alle pensioni, alle varie indennità e bonus.

Uno dei sussidi erogati dall’INPS è l’ADI (Assegno di Inclusione), beneficio il cui scopo è di supportare quei cittadini che necessitano di aiuto a livello economico, e portarli a un reinserimento nel tessuto sociale. In sostanza, è un mezzo per contrastare la povertà, e non assiste solo erogando denaro, ma anche facendo partecipare i richiedenti a un percorso di formazione e lavoro.
L’ADI è in vigore dal 1° gennaio 2024, ed è importante per chi lo percepisce, per trovare lavoro oppure acquisire nuove conoscenze utili al fine di trovare un impiego. Con questo incentivo, si richiede che il cittadino partecipi attivamente alle varie iniziative. L’Assegno di Inclusione si può percepire per 18 mesi.
Di recente, il Ministero del Lavoro ha comunicato una novità per ciò che concerne chi beneficia dell’ADI: chi lo percepisce, riceverà un sms dall’INPS che lo avviserà della fase conclusiva dell’erogazione. Sono infatti in scadenza le erogazioni di chi ha iniziato a percepire l’ADI dai primi mesi del 2024. Gli sms dovrebbero arrivare tra 26 e 30 giugno 2025.
Una volta scaduto l’ADI, si dovrà attendere un mese in cui non lo si riceverà, ma nel frattempo si potrà chiedere il rinnovo. Non sarà necessario ripresentare il Patto di Attivazione Digitale, se la composizione del nucleo familiare non è cambiata. Al contrario, invece, si dovrà aggiornare.
Per procedere al rinnovo, si dovrà prendere appuntamento con i servizi sociali entro 120 giorni dall’invio della nuova istanza. Se non ci si attiene a questa regola, si rischiano sospensione o revoca del sostegno.