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di Mattia Nesto 1 Febbraio 2022

Sic Parvis Magna con Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri

La remastered per PS5 di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri è semplicemente perfetta.

Partiamo da un presupposto: Uncharted 4 “base” per PS4 se uscisse oggi sarebbe molto più bello di tanti giochi “nativi” per PS5 figurarsi, allora, la remastered fiammante per la nuova console di Sony intitolata Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri. Questo è per me un dato di fatto, che va citato proprio all’esordio di questo pezzo, per farvi capire come Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri non è un mero “esercizio di stile” per Naughty Dog ma una delle operazioni più interessanti e importanti degli ultimi anni di salvaguardia del software. Infatti l’avventura finale di Nathan Drake, con l’aggiunto del gustoso e polposo spin-off L’eredità perduta (che definire come un “mero” dlc è davvero un’affronto, qui la nostra recensione) su PS5 è semplicemente clamorosa. Con la possibilità di giocarci a 60 fps granitici (c’è anche la possibilità di provare il titolo, per determinati televisiori/schermi, perfino a 120 fps) la messa in scena di Naughty Dog è un vero e proprio tripudio dei sensi.

Modalità fotografica semplicemente eccezionale  Modalità fotografica semplicemente eccezionale

Tutto insomma è meglio rispetto alla versione PS4 che già rappresentava, in termini assoluti, un vertice della scorsa generazione videoludica (battuto, diciamo così, soltanto da The Last of Us Part II, guarda caso sempre di “casa” Naughty Dog). LA remastered è semplicemente strepitosa nell’accompagnare Nathan Drake e soci nella loro ultima avventura. La conta poligonale, per un titolo originariamente uscito nel 2016, è pazzesco e la Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri sfrutta al massimo grado le potenzialità dell’ammiraglia di casa Sony. Il gameplay è ovviamente sempre quello, con quell’alternanza di shooting (per alto molto ma molto buono) intervallato ad approfondite scene di esplorazione acrobatica. E poi, certamente, ci sono le scene scriptate, vero e proprio marchio di fabbrica di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri.

Amen, Nat  Amen, Nat

Queste scene sono la quintessenza, in un certo senso, di Uncharted e rivederle oggi su PS5 fa un certo effetto. inoltre, cosa assolutamente da non sottovalutare (e una delle più grandi novità della remastered), in Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri c’è stato un grandissimo lavoro dal punto di vista dell’implementazione/integrazione con il DualSense. Infatti, grazie al controller di casa Sony, il giocatore di turno avrà la possibilità di sperimentare tutta una serie di nuove sensazioni/pulsazioni/emozioni attraverso il gameplay. A seconda che si stia facendo uno scontro a fuoco oppure un’agile capriola per raggiungere una sporgenza, il DualSense risponderà sempre in modo diverso, fornendo al titolo tutto un nuovo mondo di percezioni che la versione PS4, per forza di cose, si poteva scordare.

Anche L’eredità  perduta è un e vero e proprio miracolo a livello di produzione e fa ottima mostra di sé in questa raccolta. E, senza volervi anticipare nulla, mi piace ricordare come, quando li incontrerete, non potrete più fare a meno dei fenicotteri rosa. Per tutta questa serie di ragioni, e anche per un doppiaggio italiano tra i migliori di sempre (ai livelli di Bloodborne per capirci), Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri è un’operazione incredibile, che conferma la centralità della leggenda di Nathan Drake in salsa videoludica.

 

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