Dal 2026, il Governo presieduto da Giorgia Meloni introduce una revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che arricchirà la copertura sanitaria per milioni di italiani. Dopo anni di discussioni e negoziazioni, le nuove misure destinate a chi soffre di malattie rare, croniche o complesse promettono di colmare importanti lacune e garantire un accesso equo e gratuito alle cure, ovunque si viva.
L’aggiornamento porta con sé un sostanzioso ampliamento dell’offerta di prestazioni sanitarie, con l’inclusione di oltre 3.000 nuovi servizi, visite, terapie e esami. Tra le principali innovazioni, figurano esenzioni da ticket, ampliamenti degli screening neonatali e l’introduzione di nuove terapie per patologie fino a oggi sottovalutate. L’obiettivo è quello di migliorare l’accesso alle cure per chi si trova a fronteggiare condizioni complesse, abbattendo le barriere economiche che troppo spesso limitano l’accesso a trattamenti specialistici.
Tutte le novità dal 2026
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione di esenzioni per malattie finora poco tutelate, come la fibromialgia, l’idrosadenite cronica suppurativa e le malattie polmonari causate da micobatteri non tubercolari. Per i pazienti affetti da fibromialgia, caratterizzata da dolore cronico diffuso e stanchezza debilitante, l’accesso a trattamenti specifici sarà gratuito, un passo fondamentale per una condizione che fino a oggi ha faticato a ottenere un adeguato riconoscimento.

Anche altre patologie, come l’idrosadenite suppurativa – una malattia infiammatoria cronica della pelle che comporta gravi infezioni – e le malattie polmonari da micobatteri, beneficeranno di un ampliamento delle prestazioni, con una copertura completa delle visite e dei trattamenti. Questi aggiornamenti rispondono alle richieste storiche dei pazienti e mirano a garantire trattamenti tempestivi senza costi aggiuntivi per gli utenti, riducendo in maniera significativa il peso economico sulle famiglie.
Un altro ambito di grande interesse riguarda i disturbi dell’alimentazione, come l’anoressia, la bulimia e il binge eating, che finalmente entrano a far parte delle malattie croniche riconosciute dal SSN. Per le persone affette da queste patologie, l’accesso gratuito a sedute terapeutiche, fino a 20 all’anno, è ora garantito. Le sedute saranno gestite da team multidisciplinari che comprenderanno psichiatri, nutrizionisti e psicologi, con l’obiettivo di offrire supporto completo ai pazienti e alle loro famiglie.
Da gennaio 2026, i neonati saranno sottoposti a screening per otto nuove patologie genetiche rare, tra cui l’atrofia muscolare spinale (SMA) e le immunodeficienze combinate gravi (SCID), grazie all’introduzione di test biochimici e genetici avanzati. Ogni anno circa 400.000 neonati potranno beneficiare di queste diagnosi precoci, che aumenteranno notevolmente le probabilità di trattamenti tempestivi, migliorando la qualità della vita e la prognosi dei piccoli pazienti.
Nel campo dell’oncologia, l’aggiornamento dei Lea introduce una serie di test genetici gratuiti per individuare varianti nei geni BRCA1 e BRCA2, cruciali per la prevenzione dei tumori al seno e all’ovaio, particolarmente in chi ha una familiarità oncologica. I test permetteranno anche l’accesso a trattamenti mirati per tumori ereditari, con il vantaggio di eliminare la chemioterapia laddove non necessaria, orientando i pazienti verso cure personalizzate e più efficaci.
Il riconoscimento delle malattie complesse, come l’endometriosi e la celiachia, segna un altro passo avanti significativo. L’endometriosi, che causa dolore cronico e difficoltà riproduttive nelle donne, avrà un trattamento diagnostico e terapeutico gratuito, con l’introduzione di tecniche di imaging avanzate e consulenze specialistiche. La celiachia, invece, vedrà un potenziamento del monitoraggio per evitare complicanze alimentari, con la possibilità di accedere a diagnosi differenziali e follow-up specialistico.
