Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) ricopre un ruolo essenziale all’interno delle scuole italiane, contribuendo in modo significativo al loro funzionamento quotidiano.
Con il recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del personale ATA, avvenuto il 18 gennaio 2024, sono stati introdotti importanti cambiamenti retributivi. Ma quanto guadagna effettivamente il personale ATA? Le nuove tabelle stipendiali offrono una panoramica chiara sui salari, le indennità e i vari emolumenti che spettano a queste figure professionali.
Analisi degli stipendi del personale ATA
Collaboratori scolastici
Il ruolo del collaboratore scolastico, comunemente noto come “bidello”, è tra i più richiesti nelle scuole. Con il nuovo CCNL, lo stipendio base di un collaboratore scolastico è di 17.380,56 euro lordi all’anno, che corrisponde a circa 1.448,38 euro lordi al mese. Questo si traduce in circa 1.057 euro netti. Con l’aumentare dell’anzianità e delle responsabilità, il salario può superare i 1.200 euro netti mensili, rendendo questa figura cruciale per la gestione degli spazi e dei servizi scolastici.
Assistenti amministrativi
Per gli assistenti amministrativi, i dati sono simili. Un assistente di prima fascia, con un’anzianità di servizio tra 0 e 8 anni, guadagna circa 1.613,51 euro lordi al mese, equivalenti a circa 1.178 euro netti. Lo stipendio annuale si attesta intorno ai 19.362,16 euro, evidenziando l’importanza di questa figura nella gestione burocratica e organizzativa della scuola.
Collaboratori dei servizi e addetti aziende agrarie
Un’altra figura chiave è il collaboratore dei servizi o l’addetto alle aziende agrarie, che percepisce una retribuzione annuale di 17.778,89 euro lordi, equivalenti a 1.481,57 euro lordi al mese. Gli stipendi netti per questi professionisti si aggirano attorno ai 1.100 euro mensili, rendendoli essenziali per il mantenimento e la gestione delle strutture scolastiche.

Figure di coordinamento e DSGA
Le posizioni di maggiore responsabilità, come i coordinatori amministrativi e tecnici, guadagnano stipendi più elevati, con una retribuzione base lorda di 21.879,09 euro, pari a 1.823,26 euro al mese e circa 1.331 euro netti. Il direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA) è un’altra figura chiave, con uno stipendio minimo di circa 2.229,19 euro al mese, corrispondente a circa 1.627 euro netti, per un totale annuo di 26.750,29 euro.
Con l’introduzione del nuovo ordinamento del personale ATA, previsto per maggio 2024, si assisterà a un rinnovamento delle figure professionali e dei requisiti necessari per accedervi. Tra le novità, si prevede la creazione del profilo di operatore scolastico, con uno stipendio annuale di 17.778,89 euro lordi. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sulle dinamiche lavorative e sulle opportunità di carriera all’interno delle scuole.
In conclusione, il nuovo CCNL rappresenta un passo avanti per il personale ATA, non solo in termini di retribuzione, ma anche per il riconoscimento del loro lavoro e delle loro competenze. Le misure adottate mirano a migliorare le condizioni di lavoro e a valorizzare il contributo di queste figure professionali nel sistema educativo italiano.