Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’imminente firma dei nuovi programmi scolastici che interesseranno la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
La novità più significativa riguarda una revisione dei contenuti che pone nuovamente al centro la storia e i valori della civiltà occidentale, con un forte richiamo alle radici culturali di Atene, Roma, Gerusalemme e al cristianesimo.
Nuovi programmi scolastici: un ritorno alle origini della cultura occidentale
Secondo Valditara, l’attuale approccio didattico presenta un paradosso: “Oggi si approfondisce lo studio di un felino preistorico vissuto in Messico milioni di anni fa, mentre si trascurano le fondamenta storiche che hanno plasmato il nostro continente”. La volontà del ministero è quella di riportare ordine nelle priorità educative, affinché gli studenti delle medie possano uscire con una comprensione solida delle radici storiche e culturali europee.
Ha spiegato il Ministro Valditara: “I ragazzi devono uscire dalle medie avendo compreso che la nostra civiltà nasce da Atene, da Roma, dal cristianesimo, dall’Umanesimo. Abbiamo inserito anche un elemento nuovo: l’educazione al rispetto e a relazioni corrette. Educare a porre confini al proprio io, educare al rispetto dell’altro è un atto culturale potente, e va contro la deriva di una società che non riconosce più i suoi valori fondamentali”.
Nel corso dell’intervista, Valditara ha espresso una critica netta nei confronti di quella che definisce un’Europa “wokista”, una realtà che ha perso i propri riferimenti storici e culturali. Questa perdita, secondo il ministro, è anche al centro della nuova dottrina strategica degli Stati Uniti, che pongono una domanda cruciale: “Quale futuro può avere un’Europa che non fa figli, non tutela i propri interessi, non crede più in se stessa e ignora la propria storia?”.
Sul piano geopolitico, il ministro ha ribadito l’importanza dell’alleanza tra Stati Uniti ed Europa, definendola essenziale e strategica. Tuttavia, ha aggiunto che l’Europa deve imparare a comportarsi come “un soggetto adulto” e non vivere in costante attesa di una protezione esterna, sottolineando che gli Usa pongono una domanda seria sull’autonomia e sulla capacità di autodeterminazione europea.

Infine, Valditara ha toccato il tema dell’immigrazione, evidenziando come l’Impero Romano rappresenti un modello di integrazione di popoli diversi, basato però su un presupposto imprescindibile: l’orgoglio della cittadinanza e il rispetto dei valori comuni. Questo riferimento storico viene posto come esempio per affrontare le sfide contemporanee, sottolineando l’importanza di mantenere una forte identità culturale e un senso di appartenenza condiviso.
La revisione dei programmi scolastici, dunque, intende non solo rafforzare la conoscenza storica degli studenti, ma anche promuovere un’educazione civica che valorizzi i principi e i valori fondanti della società occidentale, in un momento storico in cui il dibattito culturale e geopolitico è particolarmente acceso.
