Procedono le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per la Scuola, l’Istruzione e la Ricerca 2022-2025, che coinvolge direttamente il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario).
Dopo l’ultimo incontro con i sindacati, tenutosi il 9 ottobre presso l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), sono state presentate le nuove tabelle degli aumenti salariali, che rappresentano una novità significativa per gli stipendi di queste figure professionali.
Incrementi salariali per il personale ATA: la proposta dell’ARAN
Nel corso del recente confronto tra ARAN e organizzazioni sindacali sono state illustrate le proposte di incremento economico che potrebbero entrare in vigore con il prossimo contratto. Gli aumenti mensili variano da circa 82 euro per i collaboratori scolastici con minor anzianità fino a 186 euro per funzionari e personale con elevata qualificazione e anzianità più elevata. Oltre a questi aumenti, sono previsti incrementi anche per le indennità fisse, nonché l’introduzione di un emolumento una tantum, segnali di un riconoscimento più ampio del lavoro svolto dal personale ATA.
Il prossimo incontro è fissato per venerdì 31 ottobre 2025, sempre presso l’ARAN, e sarà decisivo per definire gli aspetti economici e contrattuali che interesseranno tutto il comparto scuola. Le retribuzioni proposte dall’ARAN tengono conto dell’anzianità di servizio e della qualifica del personale ATA, distinguendo le varie categorie in modo dettagliato. Di seguito le principali fasce salariali annuali lorde per ciascuna categoria:
- Collaboratori scolastici: da 17.413,32 euro annui per chi ha fino a 8 anni di servizio, fino a 22.503,43 euro per chi supera i 35 anni di anzianità;
- Operatori: da 17.835,53 euro a 22.934,14 euro, in funzione dell’anzianità maturata;
- Assistenti: da 19.410,76 euro fino a 25.986,05 euro annui;
- Funzionari e personale con elevata qualificazione: da 25.425,13 euro per i neoassunti fino a 39.502,22 euro per chi vanta oltre 35 anni di servizio.
Questi dati evidenziano un aumento consistente rispetto alle retribuzioni attuali, che mira a valorizzare il ruolo e le competenze di tutto il personale ATA, riconoscendo l’importanza del loro contributo all’interno del sistema scolastico.
Il rinnovo del CCNL rappresenta un passaggio cruciale per il comparto scolastico, soprattutto in un momento in cui la valorizzazione del personale di supporto è indispensabile per garantire il buon funzionamento delle istituzioni educative. Gli aumenti proposti rappresentano un segnale importante di riconoscimento economico e professionale, che potrebbe migliorare le condizioni di lavoro e la motivazione del personale ATA.
L’attenzione degli operatori e dei sindacati è ora rivolta alla prossima sessione negoziale del 31 ottobre, in cui si spera di poter raggiungere un’intesa definitiva che metta fine a una lunga fase di trattative. Nel frattempo, le anticipazioni sulle nuove retribuzioni alimentano le aspettative di tutto il personale coinvolto, confermando l’impegno delle istituzioni a sostenere e valorizzare le figure professionali che operano quotidianamente nelle scuole italiane.