Society
di Jon Bocconcino 19 Ottobre 2011

I Maya e Occupy Wall Street, è il primo passo per occupare tutto, ovunque?

Cosa succederebbe? E’ la domanda di Clusterfuck Nation, la cui analisi lucida e generica, fa parecchio riflettere. Eccone un passaggio: “Tutte le iniziative attuali hanno uno strano sentore di essere l’apripista per l’anno 2012, che si sta sempre più avvicinando mentre bighelloniamo nelle vacanze potenzialmente demoralizzanti di questo anno. Non sottoscrivo le previsioni di un’apocalisse Maya, ma c’è qualcosa di agghiacciante nell’andazzo di questi giorni. Occupy Wall Street è il modo naturale per dire a noi stessi di fare un po’ di ordine, o una cosa del genere. Ciò vale molto di più rispetto alla conta farlocca dei “posti di lavoro” e ai giochi di prestigio della Federal Reserve sui tassi di interesse. Ha a che fare con i limiti di complessità e col cacciar via il concetto che tutto sia troppo grande per cadere. Cosa accadrà quando Occupare Wall Street diventerà Occupare Tutto, Ovunque?”. 

 

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