Society
di Marco Villa 2 Febbraio 2015

Un Power Ranger arrestato per omicidio in California

E non è la prima volta che la serie dei Power Rangers finisce legata a un’indagine di omicidio

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Era una serie orrenda, fatta da cani e con gli effetti speciali sonori che sembravano brutte copie di quelli dello storico telefilm di Batman. I “Power Rangers” arrivarono in Italia a metà degli anni ’90: chi all’epoca era bambino/ragazzino non aveva il minimo senso critico e restava a bocca aperta davanti a quelle evoluzioni e all’unione mistica, fisica e corporale che portava quei sei cretini con la tutina a creare il Megazord. I ricordi sono un po’ sfocati, ma ai tempi qualsiasi cosa portasse a un robottone super-potente era tipo il Nirvana dei giochi, il punto di non ritorno del divertimento. Detto questo, ci sarà un motivo se i “Power Rangers” sono rimasti fuori da qualsiasi revisionismo nostalgico e quel motivo è che facevano troppo schifo per poter essere riabilitati.

Oggi però siamo qui a parlarne, perché non potevamo rinunciare all’opportunità di scrivere un titolo come “Power Ranger arrestato per omicidio”. Il Power Ranger in questione è Ricardo Molina Jr., uno dei protagonisti del reboot della serie dei primi anni duemila, ed è accusato di aver ucciso il suo coinquilino con una spada. Sì, una spada. Il fatto è avvenuto sabato a Palmdale, in California, e il nome della vittima è Joshua Sutter, 36 anni come il suo presunto assassino.

Non è la prima volta che il franchise Power Rangers viene associato a un omicidio: nel 2004 una coppia venne infatti uccisa da Skylar Julius DeLeon, che da ragazzino aveva recitato in un episodio della serie originale, quella degli anni ’90. In quel caso, DeLeon aveva agito in complicità con un tizio chiamato John Fitzgerald Kennedy. Perché un elemento assurdo non può mancare.

 

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