TV e Cinema
di Simone Stefanini 25 Ottobre 2017

Se i protagonisti di Stranger Things fossero personaggi di Dungeons & Dragons

Nella prima stagione, i ragazzi iniziano l’avventura giocando a Dungeons & Dragons, ma se fossero proprio loro i protagonisti del gioco di ruolo?

https://www.youtube.com/watch?v=SR7WKhYmIVE

Di sicuro ricorderete le prime scene della prima stagione di Stranger Things (dal 27 ottobre la seconda stagione su Netflix), quelle in cui i ragazzi sono intenti a giocare a un’avvincente partita di Dungeons & Dragons poco prima che Will sparisca e dia inizio all’avventura.

Dungeons & Dragons è il gioco di ruolo più famoso del mondo, in cui ogni giocatore interpreta un personaggio che ha costruito grazie alla scheda con sopra scritti punti forti e deboli, la classe, insieme a tutte le altre caratteristiche: punti vita, classe armatura, velocità, tempra, riflessi, volontà, forza, destrezza, costituzione, intelligenza, saggezza e carisma. Ad ogni caratteristica viene attribuito un punteggio tirato coi dadi, che servirà come unità di misura quando il nostro personaggio dovrà svolgere qualsiasi azione, dall’aprire una scatola alla battaglia contro un drago.

 

 

Razze e classi dei personaggi sono quelle classiche del fantasy: nano, elfo, mago, guerriero, chierico e via di seguito. Con essi e un bel po’ di fantasia, migliaia di nerd in tutto il mondo hanno vissuto epopee epiche, avventure al limite dell’immaginazione e storie che a raccontarle non ci credi, proprio come quelle dei ragazzi di Hawkins, che dovranno sconfiggere il Demogorgone nel Sottosopra.

Matteo Marino e Claudio Gotti, nel libro Il mio secondo dizionario delle serie tv cult, hanno voluto giocare coi cliché del manuale di Dungeons & Dragons per creare le schede personaggio dei ragazzi di Stranger Things, comprensive di punteggio. Eccone alcune, che ci hanno gentilmente concesso:

 

Dustin non sarà questo grande atleta, ma compensa con l’intelligenza, la saggezza e il carisma, in più ha un punteggio costituzione alto che gli fa assorbire meglio i colpi. È diplomatico, sa ascoltare, ha un sacco di conoscenze nerd ed è il cuore pulsante del gruppo.

 

Will ha ottimi gusti musicali, tutti passati dal fratello maggiore, in più sa nascondersi e la sua sopravvivenza nel Sottosopra ne è un esempio. Riflessi pronti, ottima tempra e un sacco di carisma lo fanno tornare a casa dalla mamma, alla fine della prima stagione.

 

Lucas è veloce, forte, ha un sacco di volontà ma pecca in carisma, infatti nella prima stagione è quello che si stacca dal gruppo e che litiga con gli amici. Però il suo fiuto nel seguire le tracce è fenomenale ed è un artista in fatto di sopravvivenza.

 

Eleven, Undici in italiano è una sorta di X Men, dotata di un’immensità di punti ferita, poteri psionici, sapienza magica e un sacco di forza. Il carisma non è a suo favore, perché viene soggiogata per anni dal padre-padrone, lo scienziato pazzo che la fa diventare una specie di aliena.

Questi e tutti gli altri li trovate ne Il mio secondo dizionario delle serie tv cult, in cui il capitolo dedicato a Stranger Things oltre alle classiche pagine bianche ha anche pagine nere scritte in bianco al rovescio, per entrare meglio dentro l’atmosfera del Sottosopra.

 

 

Un’esperienza da vedere su Netflix dal 27 ottobre e da leggere nel libro di Matteo Marino e Claudio Gotti, illustrato da Daniel Cuello, un dizionario al quale siamo molto affezionati per il lavoro degli autori e perché spesso DailyBest è citato nelle schede delle serie tv.

 

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