Secondo il report NowNext ‘25 di Omio, piattaforma di riferimento per la prenotazione di viaggi multimodali, l’Europa rimane il cuore pulsante del turismo internazionale, mentre le mete meno conosciute e la spinta innovativa della Generazione Z stanno ridisegnando il modo in cui si viaggia.
Il Vecchio Continente continua ad attrarre viaggiatori da tutto il mondo. Il 2026 vedrà infatti il 42% degli italiani e degli spagnoli, il 45% dei tedeschi e il 56% dei britannici optare per destinazioni europee, confermando la forte passione per le città storiche, i paesaggi e la cultura locale. Tuttavia, si evidenzia un cambio di paradigma: cresce l’interesse verso mete meno battute e capitali secondarie, spinte dalla ricerca di esperienze più autentiche e meno affollate.
Le prenotazioni verso città secondarie sono aumentate del 34% rispetto all’anno precedente, con turisti attratti da prezzi più vantaggiosi, minore affollamento e unicità culturale. Questa tendenza si inserisce in un contesto più ampio di turismo sostenibile, che nel 2026 si concentra non solo sull’uso di mezzi di trasporto ecologici (scelti dal 17% dei viaggiatori), ma soprattutto sul supporto alle realtà locali (25%), l’esplorazione delle culture regionali (38%) e la scoperta di luoghi fuori dai circuiti turistici tradizionali (32%). In questo ambito, gli italiani e gli spagnoli si confermano tra i più attivi sostenitori di un turismo responsabile, probabilmente come risposta al fenomeno del sovraffollamento.
Il richiamo al mare e al benessere sarà un altro elemento chiave: il 46% dei viaggiatori punterà su vacanze rilassanti in spiaggia, con il 51% che desidera tornare a casa rigenerato. Le esperienze slow e il tempo dedicato a sé stessi (20%) e alla cura personale (18%) guadagnano terreno rispetto ai grandi viaggi avventurosi o alle visite nelle capitali più note.
La Generazione Z: innovazione e consapevolezza nei nuovi viaggi
La Generazione Z, composta da persone nate tra la metà degli anni Novanta e i primi anni Duemila, si conferma come motore di innovazione nel turismo. Cresciuti in un mondo sempre più digitale, questi giovani affrontano il viaggio con una spiccata attenzione alla sostenibilità e alla pianificazione strategica. Il 31% di loro pianifica con cura per contenere i costi, il 34% desidera viaggiare più spesso, mentre il 26% punta a soggiorni più lunghi. Inoltre, il 23% privilegia mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.
Questa generazione non è solo tecnologicamente avanzata, ma anche fortemente motivata a lasciare un impatto positivo, combinando un desiderio di scoperta con un senso di responsabilità verso il pianeta. La loro capacità di navigare tra online e offline, unita alla preferenza per comunicazioni autentiche e dirette sui social media, modifica anche le dinamiche del mercato turistico, imponendo ai brand un approccio più semplice, visivo e immediato.

In un contesto globale ancora influenzato da incertezze geopolitiche ed economiche, il viaggio si trasforma in una scelta ponderata. Il report di Omio evidenzia che il 69% dei viaggiatori considera eventi internazionali come conflitti o crisi finanziarie determinanti nelle proprie decisioni. Nonostante ciò, la voglia di viaggiare non diminuisce: il 30% prevede di viaggiare più frequentemente rispetto al passato.
Nasce così il profilo del “viaggiatore stratega”, che definisce il 38% dei potenziali turisti. Questi viaggiatori sono dei veri e propri “cacciatori di occasioni”, pronti a investire in vacanze più di quanto spendano in altre spese, sfruttando con intelligenza le offerte della bassa stagione, prenotazioni anticipate e flessibilità negli spostamenti. Il viaggio diventa così un equilibrio tra desiderio di scoperta e gestione oculata del budget, accompagnato da un orgoglio crescente nel saper cogliere l’affare migliore.
