È Milena Palminteri a trionfare nella 73ª edizione del Premio Bancarella, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia.
La scrittrice siciliana, con il suo romanzo d’esordio Come l’arancio amaro (Bompiani), ha conquistato la giuria composta da librai indipendenti italiani, ottenendo 204 voti e portando a casa il simbolico premio: la scultura del San Giovanni di Dio realizzata dall’artista Umberto Piombino.
Una vittoria che celebra la forza delle donne e il Sud
La cerimonia di premiazione si è svolta sul palco di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, durante una serata condotta da Valeria De March di TgCom24, che ha visto protagonisti i sei finalisti dell’edizione 2025. Il romanzo di Palminteri, ambientato nella Sicilia degli anni Venti, racconta la storia di Sabedda, una madre coraggiosa che, per garantire un futuro libero e dignitoso alla figlia Carlotta, è costretta a separarsene. Una narrazione intensa che ha saputo emozionare sia il pubblico che la giuria con il suo sguardo femminile autentico e la rappresentazione di sacrificio e rinascita in una terra aspra e luminosa.
Durante il discorso di ringraziamento, l’autrice ha dichiarato: «Sono incredula e profondamente riconoscente. Questo libro è nato da un desiderio maturato in età avanzata: imparare a leggere con profondità e, solo dopo, a scrivere. Dedico questo premio a mia nipote e a tutte le donne che, dopo ogni inverno, ritornano a fiorire nel loro splendore». Questa è l’ottava vittoria consecutiva di un’autrice donna al Premio Bancarella e la quarta di fila per una scrittrice proveniente dal Sud Italia, un dato che conferma il valore crescente delle voci femminili e meridionali nel panorama letterario nazionale.
Sul podio, al secondo posto, si è classificata Paola Jacobbi con il romanzo Luisa (Sonzogno), con 123 voti, mentre al terzo posto si è posizionato Gianni Oliva con Il pendio dei noci (Mondadori), che ha ottenuto 112 preferenze. Seguono, con votazioni ravvicinate, Luca Mercadante (La fame del Cigno, Sellerio) con 109 voti, Martina Pucciarelli (Il Dio che hai scelto per me, HarperCollins) con 100 voti e Guido Rodriguez (La ragazza con la gonna a fiori, Morellini) con 72 preferenze. Ignazio Landi, presidente della Fondazione Città del Libro, ha commentato la competizione definendola «una gara bellissima, con sei romanzi di grande valore. Ma Milena Palminteri ha saputo toccare il cuore di tutti con un libro potente, sincero e pieno di vita».
Accanto agli autori finalisti, la serata ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come il maestro pasticcere Iginio Massari e il politologo Alessandro Orsini, che ha presentato il suo saggio Casa Bianca Italia (Paperfirst). Presenti anche Carlo Musso, coautore con Papa Francesco del libro Spera (Mondadori), già premiato a Milano con l’Unicum del Bancarella e insignito di una miniatura simbolica del premio. La consegna del San Giovanni di Dio a Milena Palminteri è stata effettuata da Ignazio Landi, dal sindaco di Pontremoli Jacopo Maria Ferri e da Stefano Zanetto, direttore centrale di Vittoria Assicurazioni, main sponsor del premio.
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Zanetto ha sottolineato l’importanza del sostegno alle storie: «Per noi che operiamo nel settore assicurativo è fondamentale proteggere, sostenere e credere nelle narrazioni. Vedere una comunità così viva intorno ai libri è un segno bellissimo per il nostro Paese». Milena Palminteri, originaria di Palermo e adottata dalla città di Salerno, ha lavorato per decenni come conservatrice in archivi notarili. È proprio tra le pagine di vecchi fascicoli polverosi che ha trovato lo spunto per la sua prima opera: la vicenda di un neonato trasportato in una cesta e di una madre accusata di averlo comprato. Da questo episodio è nato un romanzo che ha venduto oltre 200.000 copie in Italia e che è in corso di traduzione in 14 lingue. Il lancio internazionale inizierà il 20 agosto con la pubblicazione in Francia.
Nella stessa cornice di Pontremoli, sabato 19 luglio, si è svolta la premiazione del 62º Premio Bancarella Sport, che è stato assegnato all’ex portiere della Nazionale italiana Gianluigi Buffon per la sua autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi (Mondadori), scritta insieme a Mario Desiati e premiata con 193 voti. Al secondo posto si è classificato Paolo Piras con Vertical – Il romanzo di Gigi Riva (66thand2nd), seguito da Claudio Colombo con Giù la testa (Hoepli), Reinhold Messner con La mia vita controvento (Corbaccio), Franco Nugnes con Senna le verità (Edizioni Minerva) e Nicola Calathopoulos con Gioco sporco – I misteri dello sport (Gallucci Editore).
