Dal 1° gennaio 2024, il governo ha introdotto l’ADI (Assegno di Inclusione), una misura che consiste in un sussidio economico atto a combattere povertà, emarginazione sociale e reinserimento a livello lavorativo. Questo provvedimento ha sostituito, per buona parte, il vecchio Reddito di Cittadinanza.
Per accedere al sussidio, bisogna avere determinati requisiti. Il beneficio è infatti destinato a nuclei familiari con minimo un membro minore o disabile, oppure una persona anziana over 60. O ancora, una persona in stato di svantaggio e seguita da programmi sociali. Economicamente, bisogna avere un ISEE al di sotto di 9.360 euro, e un patrimonio mobiliare e immobiliare che non può superare certe soglie.
L’importo dell’ADI varia a seconda di quanti membri ci sono in famiglia, reddito e se c’è anche affitto o mutuo da sostenere. Di solito la cifra può raggiungere 500 euro, ma se c’è un affitto da affrontare, l’importo può essere integrato fino a 280 euro in più.
Peraltro, coloro che percepiscono l’ADI devono frequentare un percorso di reinserimento lavorativo e sociale che comporta il seguire corsi di formazione o accettare un impiego. È un modo per rimettersi in carreggiata soprattutto dal punto di vista lavorativo, ma bisogna attenersi alle regole, per evitare di vedersi revocare il sostegno.
Assegno di Inclusione, se intendi percepirlo da luglio devi presentare assolutamente questo documento: il motivo
A partire dal mese di luglio 2025, saranno parecchi i nuclei familiari che non percepiranno l’ADI. Il motivo è che dopo 18 mesi in cui è erogato il sostegno, l’erogazione subisce uno stop di un mese.

E quindi, per chi lo ha percepito a inizio 2024, i 18 mesi sono scaduti, per cui a luglio vi sarà lo stop. Dunque, l’ADI deve essere rinnovato, e stavolta il rinnovo sarà per 12 mesi. Tuttavia, per fare in modo che i pagamenti riprendano a partire da agosto 2025, è necessario fare una nuova richiesta per ricevere l’assegno.
Ma è fondamentale, in certi casi, fare un aggiornamento dell’ISEE. Occhio, perché questo documento deve essere aggiornato prima di presentare la nuova istanza, altrimenti non si potranno ricevere i soldi, perché l’INPS rigetterà la richiesta.
Ergo, a luglio è bene fare un check dell’ISEE e se è da aggiornare, deve essere fatto, altrimenti niente ADI nei mesi a seguire. Dopodiché, una volta aggiornato l’ISEE, potrai procedere con una nuova domanda.
Sono semplici passi da compiere, ma indispensabili per poter continuare a percepire un beneficio che può aiutare chi è in condizioni di fragilità economica e sociale.