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di Mattia Nesto 17 Giugno 2022

È di nuovo tempo di Final Fantasy VII Rebirth

Final Fantasy VII Rebirth è stato annunciato durante l’evento per celebrare i 25 anni di Final Fantasy VII. Ma non solo.

Il passato è per sempre ma il futuro non è ancora scritto  Il passato è per sempre ma il futuro non è ancora scritto

Final Fantasy VII Rebirth e Final Fantasy VII Crisis Core Reunion. Grosso modo, oltre all’uscita per pc del dlc Integrade di Final Fantasy VII, l’evento per il venticinquesimo anno del settimo capitolo della serie principale non ha certamente lasciato delusi gli appassionati del franchise. Certo, a ben vedere, osservando con attenzione il teaser della “seconda parte” della futura trilogia di remaking del settimo capitolo più di una domanda va posta: siamo davvero ormai in un’altra storia? L’impressione pare proprio questa se, proprio nel trailer, si dice, con chiarezza: “Il passato è per sempre ma il futuro, anche se scritto, si può cambiare“.

Ed è perciò proprio da qui che bisogna per forza di cose partire per l’analisi di Rebirth, secondo capitolo di quella che è stata annunciata essere una trilogia. Un capitolo che si allontanerà ancora di più dal “percorso prefissato” dalla storia originale con sconvolgimenti e novità di trami tutti da vivere e giocare. L’augurio è che si mantenga la qualità produttiva e artistica di Final Fantasy VII Remake, di cui abbiamo parlato qui; soprattutto il gameplay, reiterato anche nel successivo dlc Integrade, annunciato per pc (e contenente una delle due più belle boss-fight degli ultimi anni!!) le prospettive sono altissime. Meno per quanto concerne la storia anche se, come menzionato prima, bisogna proprio mettersi il cuore in pace: il source-materials è quello ma lo svolgimento sarà del tutto differente. Staremo insomma a vedere.

Molto gradito, anche per l’operazione di riesumazione di un titolo che si poteva giocare solo nella defunta PSP, Crisis Core Reunion segna l’ennesima scelta di voler rifondare-riproporre la cosiddetta compilation del settimo capitolo: ovvero una serie di titoli che vanno a esplorare l’universo espanso di Final Fantasy VII. Se quasi quindici anni fa, al netto di tutto, l’operazione era stata economicamente fruttifero ma a livello ludico poco interessante, la speranza è che a questo giro il profitto vada di pari passo con il divertimento. Insomma per gli appassionati di Final Fantasy, tra l’annuncio del sedicesimo capitolo, e i plurimi mondi del settimo, saranno anni di fuoco, passione e lifestream.

 

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