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di Mattia Nesto 16 Novembre 2021

Shin Megami Tensei V, un giorno questo dolore ti sarà utile

A livello estetico l’esclusiva Nintendo Switch è il miglior capitolo della serie ma anche uno dei più crudeli. La nostra guida per non scoraggiarsi (troppo!).

Il protagonista di Shin Megami Tensei, al solito, è davvero affascinante  Il protagonista di Shin Megami Tensei, al solito, è davvero affascinante

Quando affronti, per l’ennesima volta magari in una rude sessione di farming, l’ennesimo manipolo di slime la voglia di dire “Vabbè, che sarà mai, sarà il solito scontro che risolvo in quattro e quattr’otto” e in men che non si dica ti ritrovi con il party mezzo avvelenato, mezzo morto e con il protagonista con un pugno di hp residuali lo capisci: Shin Megami Tensei V, la nuova esclusiva di casa Nintendo per Switch pubblicata da Atlus, non è un gioco per deboli di cuore ma, anzi, per persone coraggiose, un poco incoscienti e, sicuramente, decise a perseguire con ogni mezzo e intuizione il proprio obiettivo.

Non che tale livello di sfida sia una novità per la serie di Shin Megami Tensei che, come conferma anche la riedizione del terzo, bellissimo, capitolo (Nocturne) non è mai stato certo un titolo che lasciasse chissà quale margine di errore alla videogiocatrice o videogiocatore di turno. Eppure a questo giro l’avventura del nostro Nahobino, così si chiama il particolare protagonista della storia, sarà particolarmente ardua per almeno due ordini di motivi: il primo, che è anche una delle più grandi qualità e profondi motivi di fascino di SMTV, è che il titolo si ispira ed è fedele ai canoni classici del jrpg, ovvero di un tipo di gioco in cui farmare esperienza, ovvero collezionare scontri su scontri per fare esperienza contro i nemici base per affrontare avversari più potenti non è solo importante ma un’architrave assoluta delle meccaniche di gioco. Cioè è proprio inteso che tu debba passare ore ore a sbriciolare, appunto, slime o demonietti in attesa di poter essere “degno” di andare dinnanzi al boss di fine livello senza che il party debba alzare bandiera bianca dopo pochi minuti.

Hem e noi dovremmo battere lui?  Hem e noi dovremmo battere lui?

Quindi il primo consiglio che mi sento di darvi è di prendere tutto il tempo del mondo per affrontare gli scontri di SMTV. Ma si diceva che gli ordini di ragione erano due, giusto? Beh il secondo, fondamentale per capire come approcciare il titolo, è che Shin Megami Tensei V, ancora più del “cugino” Persona 5 (a proposito la nostra recensione la trovate qui) annovera tutta una serie di meccaniche, operazioni specifiche e modalità di potenziare le abilità e del proprio party e del proprio personaggio base che, ancora una volta, occorre tempo e attenzione per assimilarle un buon numero. Quindi, il secondo capitale consiglio che vi do è quello, almeno per le prime (buone) venti ore di gioco è di leggere con attenzione tutto ciò che troverete a disposizione a schermo. Anche, per dire, la descrizione della lore di un nemico base potrebbe essere utile, anzi utilissima per comprendere meglio il diverso tipo di approccio in fase di combattimento.

At Your Service, My Lady  At Your Service, My Lady

Se sarete perciò attenti anche al più piccolo dettaglio SMTV vi si schiuderà davanti come un bocciolo di rosa: con, naturalmente, le sue brave spine. Infatti per quanto potrete aver “masterato” questo o quel mostro o imparato il pattern di attacco del boss di fine livello ci potrà essere sempre qualcosa che va storto: un colpo missato, uno status negativo subito oppure un attacco non critico ed ecco che la situazione potrebbe ribaltarsi a vostro sfavore. Per questo gli sviluppatori hanno pensato di introdurre una easy-mode per azzerare il livello di sfida e dare la possibilità a tutti di godersi una storia che, ve lo dico ora, è davvero molto affascinante (specie per le rivelazioni che i finali multipli offrono a livello globale). Forse non sarà la storia più bella di tutti i Shin Megami Tensei ma ma lotta tra Luce e Oscurità sarà molto meno banale di quanto sembri.

In ultima analisi mi piace darvi un consiglio finale: state sempre attente e attenti alle vostre risorse perché il consumo di soldi, punti mana e oggetti in generale sarà, sempre, elevatissimo. A meno infatti che non optiate per la easy-mode già a livello normale (il livello di sfida che ho scelto per provare il gioco così come l’hanno pensato gli sviluppatori di Atlus) la sfida sarà micidiale con una serie di K.O. talmente numerosi da parere di essere finiti in mezzo a un souls-like. Anche se, vi confesso, più che la difficoltà in sé ho avuto più difficoltà a “sopportare” la risoluzione del gioco, sempre un po’ così così quando la si prova su Nintendo Switch base (per capirsi non oled).

Ogni singola creatura del bestiario ha una lore sublime  Ogni singola creatura del bestiario ha una lore sublime

Ma, parafrasando il titolo di un gran bel libro, “un giorno questo dolore ti sarà utile”: l’esperienza e la solidità della sfida farà sì che Shin Megami Tensei V finirà per occupare un posticino del vostro cuore e, magari in metro di ritorno dal lavoro, vi farà pensare “E se provassi a utilizzare Siren e l’elemento ghiaccio contro Hydra, forse potrei avere qualche chance”. Ah, io non vi ho detto nulla eh, intesi!

 

 

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