Libri
di Mattia Nesto 24 Gennaio 2023

Bentornato, Alice: crescere è una cosa sfumata

Shuzo Oshimi con Bentornato, Alice ancora una volta ci sorprende e ammalia.

Il primo volume di Bentornato, Alice  Il primo volume di Bentornato, Alice

Shuzo Oshimi, autore, tra gli altri, de I fiori del male, di Tracce di sangue e di questo Bentornato, Alice è uno di quegli autori che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Già perché questo mangaka, come pochissimi nel panorama internazionale, riesce a costruire con pochi tocchi storie che rimangono non solo nell’immaginario collettivo ma che ci lasciano anche incatenati alla poltrona, desiderosi di “saperne di più, volerne di più” a proposito delle vicende narrate. E anche in questo caso, nel caso di Bentornato, Alice, di cui Planet Manga ha appena pubblicato il primo volume, lo stile è unico nel suo genere. Questa è una storia che si interroga su tre grandi questioni: cosa succede quando un amico cambia/cresce, come dobbiamo comportarci di fronte ai nostri desideri e ciò/amiamo ci qualifica per quello che siamo?

In Bentornato, Alice un incontro…capitale!  In Bentornato, Alice un incontro…capitale!

I personaggi di questo manga si interrogano proprio su questi quesiti titanici e, quasi in maniera scontata, vuoi per la giovane età (sono adolescenti), vuoi per l’impossibilità intrinseca agli esseri umani di sentirsi risolti al cento per cento, sono colti da un sacco di dubbi. Che cosa accade quando un tuo amico di infanzia, dopo lunghi anni passati lontano dalla tua scuola e dalla tua vita, ritorna nei panni di…una studentessa? Questa è la miccia che fa deflagrare Bentornato, Alice che gioca su tutta una serie di non detti, restrizione e tabù che la società giapponese condivide con molte altre. Non si parlava solo di sesso ma il sesso, o per meglio dire la sessualità in genere, è utilizzata da Shuzo Oshimi come, diciamo così, strumento di conoscenza, conoscenza di sé e conoscenza dell’altro.

Il bundle su Panini.it di Bentornato, Alice  Il bundle su Panini.it di Bentornato, Alice

Quindi non è solo un discorso di “ambiguità di genere” quanto di ambiguità dello spirito quello che attanaglia i nostri protagonisti: cosa fare quando la ragazza per cui si prova un’attrazione incredibile si dichiara ad un’altra persona, come comportarsi quando una persona che si credeva in un certo modo si rivela per quello che non è o che forse è sempre veramente stato? Un manga, anzi una storia tout court piena di domande e di quesiti senza, almeno per ora, ma come detto è disponibile “solo” il primo volume, che ho trovato davvero affascinante e magnetica. Lo scambio di battute tra i diversi personaggi, i gesti e gli sguardi sono, al tempo stesso, perfettamente naturali (quasi “autobiografici” verrebbe da sostenere) e teatrali da rimanere a bocca aperta. Il tratto è, poi, quello che siamo stati abituati da conoscere, ovvero che mescola stili occidentali con quelli “da manga” (specialmente nella descrizione degli occhi e delle labbra). Insomma, Bentornato, Alice ve lo raccomando con tutto cuore, specialmente se avete amato, nel tempo, film come The Virgin Suicides o Inventing the Abbotts o un libro come Le transizioni di Pajtim Statovci.

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