Musica
di Mattia Nesto 7 Novembre 2022

Bon Iver a Milano: siamo le parole ti voglio bene

Dopo due rinvii e due anni di attesa, i Bon Iver al Mediolanum Forum di Milano hanno fatto un concerto pazzesco.

Che concerto è stato Bon Iver?  Che concerto è stato Bon Iver?

I Bon Iver al Mediolanum Forum di Milano, l’altra sera, hanno realizzato uno di quei concerti talmente perfetti e ben pensati, oltre che suonati in modo divino, da non sembrare veri. E ancora di più questa sensazione è parsa acuita anche dalla grande, grandissima attesa che questa data è andata via via ad acquisire: due rinvii, infatti, per questo show, complici, ovviamente, gli strascichi e le normative stringenti legate alla pandemia. E invece era tutto vero: grazie a DNA Concerti gli undicimila spettatori del Forum hanno potuto assistere a qualcosa di grande. Attenzione: diffidate da chi vi dirà, oppure ha già scritto, magari in live-report o articoli di approfondimenti “quanto si è pianto in questo concerto”, “quanto mi sono commosso con i Bon Iver”, “ma le lacrime, quante ne abbiamo versate ragazzi?”.

Ridurre e condensare, infatti, uno show di questo livello ad un solo spettro delle proprie emozioni, seppur sicuramente importanti, lo trovo, in sincerità, veramente deleterio e sminuente della magia portata sul palco dai Bon Iver. Un’esecuzione tecnica assolutamente ineccepibile, con dinamiche sempre nuove e coraggiose che faceva sì che i pezzi storici potessero avere una nuova veste e una rinnovata linfa vitale e le ultime canzoni una dimensione più rotonda e compiuta, più da live insomma, senza rinunciare a un grammo del proprio sperimentalismo. Un grande lavoro, insomma, condotto da Justin Vernon in primis: una gamma di tonalità praticamente infinita per il cantautore e chitarrista statunitense, in grado di passare da toni molto acuti a profondi bassi in grado di scuotere l’intero Forum. Una prova, insomma, che farà scuola: due ore di musica così, di questa qualità e di questa gradazione emotiva (ancora una volta, non solo pianto ma anche gioia, stupore, sorpresa e elettricità) ti rigenerano da capo a piedi.

Tuttavia limitarsi a parlare di Vernon non sarebbe fare un giusto dovere di cronaca. L’intera band ha infatti dando grandissimo sfoggio di sé lasciando a bocca aperta e a cuore ardente le tantissime persone che hanno affollato il Mediolanum Forum. Personalmente ho apprezzato tantissimo la prova della sezione ritmica che, per ricollegarmi al discorso fatto in esordio, è stato in grado in modo magnifico di dare sostanza, oltre che forma, alle varie canzoni proposte. Un campionario di canzoni che, è bene ricordarlo, hanno spaziato da For Emma, Forever, a Bon Iver  passando per 22, A Million e  I, I: quindi un “tour” nella discografia dei Bon Iver completo, dal 2007 a oggi.

Alla fine, prendendo la metro di ritorno dal Forum, la fiumana di gente non aveva “solo” gli occhi lucidi: ma c’erano sorrisi e c’era una, palpabile, voglia di raccontare e condividere emozioni. Forse è proprio questo che fa la grande musica, quella che non si limita a veicolare un solo messaggio o un solo stato d’animo ma che, per quanto è possibile, tenta di abbracciare “l’intero arco parlamentare”. Ecco perché, salendo sulla verde in direzione Gessate mi è venuta in mente una frase, chiave, di Neon Genesis Evanglion, “siamo le parole ti voglio bene”. Ecco, l’altra sera, al Forum, i Bon Iver questo sono stati: sono stati le parole ti voglio bene. 

 

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