Nel cuore di Palazzo Chigi si rinnova oggi un incontro cruciale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto come Abu Mazen.
L’appuntamento, a quasi un anno dalla precedente visita del leader palestinese, arriva in un momento di fragile tregua nella Striscia di Gaza e in un contesto internazionale segnato dalla proposta americana di una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, destinata a ridefinire la governance e la stabilità della regione.
L’impegno italiano per una pace duratura e il riconoscimento della Palestina
Nel corso del colloquio, la premier Meloni ribadirà il pieno sostegno dell’Italia alla mediazione internazionale per la cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, sottolineando l’importanza di una soluzione politica basata sulla coesistenza di Israele e Palestina come due Stati indipendenti, sicuri e pacifici. Tale impegno si traduce anche nella volontà italiana di assumere un ruolo attivo nel processo di stabilizzazione e nella ricostruzione del territorio palestinese colpito da anni di conflitto. La novità più rilevante rispetto all’incontro di novembre 2024 è rappresentata dalla presenza di una tregua, seppur fragile, che apre a un orizzonte più concreto per una pace duratura.
Meloni confermerà inoltre la disponibilità a riconoscere formalmente lo Stato della Palestina, una prospettiva che fino a poco tempo fa sembrava lontana, ma che ora si manifesta come una possibilità tangibile nel quadro degli sviluppi diplomatici in corso. L’incontro si svolge mentre si definisce la bozza di una risoluzione proposta dagli Stati Uniti, ispirata al piano Trump, che dovrebbe essere votata a breve dal Consiglio di sicurezza. Il documento prevede la creazione di un Board of Peace come amministrazione provvisoria della Striscia di Gaza e il dispiegamento di una forza militare internazionale di circa 20mila soldati autorizzati a usare la forza per garantire il mandato di stabilizzazione.
Meloni ha già manifestato la disponibilità dell’Italia a partecipare a questa forza, sottolineando l’esperienza e la credibilità acquisita dal nostro Paese nel dialogo con le parti in causa, inclusi l’Autorità nazionale palestinese (Anp) e Israele. L’Italia è inoltre pronta a rafforzare il contributo nella formazione e nell’addestramento delle forze di polizia palestinesi, attraverso la presenza dei Carabinieri a Gerico e nella missione Ue a Rafah, con l’intenzione di aumentare l’impegno operativo. Rimane però una questione delicata la partecipazione italiana alla forza militare internazionale: il governo attende di conoscere i dettagli del mandato per valutare la fattibilità politica e operativa di un eventuale impegno sul terreno.
Un punto centrale del confronto sarà la condizione posta da Meloni per il riconoscimento della Palestina: l’esclusione di Hamas da ogni ruolo di governo nella Striscia di Gaza e il disarmo dei gruppi armati non statali. La premier ha ribadito più volte che solo un’Autorità palestinese moderata e disarmata potrà rappresentare una garanzia per la stabilità regionale e per il futuro Stato palestinese. Il dialogo con Abu Mazen si basa su un legame consolidato, rafforzato anche dalla telefonata intercorsa lo scorso agosto, quando Meloni espresse solidarietà all’Anp di fronte all’escalation del conflitto.
Abu Mazen, da parte sua, sottolinea l’importanza del riconoscimento dello Stato palestinese, ricordando come Papa Francesco abbia riconosciuto la Palestina già nel 2015, in una mossa diplomatica spontanea e significativa. Nel corso dell’incontro, Meloni evidenzierà anche le iniziative umanitarie italiane finora realizzate: l’invio di oltre 2mila tonnellate di farina e 200 tonnellate di generi alimentari con il progetto Food for Gaza, l’evacuazione di circa 200 persone per cure mediche in Italia e l’istituzione di “corridoi universitari” che hanno accolto 39 studenti palestinesi beneficiari di borse di studio.
Un documento programmatico è in fase di ultimazione da parte del governo italiano, in vista della Conferenza internazionale sulla ricostruzione di Gaza prevista al Cairo, con un focus particolare sulla collaborazione sanitaria coinvolgendo Croce Rossa, Protezione Civile e sanità militare. Meloni garantirà ad Abu Mazen che l’Italia è pronta a offrire un contributo significativo per la ricostruzione delle infrastrutture essenziali, coinvolgendo aziende italiane leader nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, e a sostenere uno sviluppo sostenibile della Striscia di Gaza.
